Adesso va a letto presto, beve tanta acqua e pochi caffè, ma la carriera della top model icona di bellezza e trasgressione è stata segnata anche da grandi scandali, dai quali però ha sempre saputo rialzarsi con stile
È di moda Kate Moss. Le sue misure non rispettano i canoni classici delle modelle e per le passerelle è anche “bassina” (è alta 1 metro e 67 centimetri), ma grazie al suo fascino è diventata una delle top model più richieste al mondo. Ci è riuscita perché non è solo un’icona di stile e di bellezza ma anche di trasgressione e sregolatezza: il contrasto tra le immagini in cui posa sensuale e sicura di sé e quelle in cui entra e esce dalle cliniche di riabilitazione per l’abuso di alcol e droghe, hanno accresciuto il mito della “cattiva ragazza”. Ora però in un’intervista alla televisione Nbc, ha raccontato la sua voglia di ricominciare a prendersi cura di se stessa: “Adesso non sono più una bad girl, vado a letto presto, bevo tanta acqua, pochi caffè e sto provando a smettere di fumare”. Per una donna di 44 anni e con una figlia di 16, sembra una dichiarazione sensata (e forse anche tardiva), ma se a dirlo è Kate Moss è una notizia. “Se sei te stessa, nessuno ti può copiare. Essere te stessa è quasi un atto di ribellione” ha detto la ragazza che ha rivoluzionato i canoni estetici degli Anni ’90, collezionando circa 300 copertine dei più importanti magazine di moda, con il record di 36 per Vogue UK (ma anche dei giornali di gossip) e contratti con i brand più importanti. Tutto è iniziato agli inizi degli Anni ’90 quando viene scoperta da Sarah Doukas, fondatrice dell’agenzia di moda Storm, in un aeroporto di New York a soli 14 anni. Quella giovane ragazza minuta, dal viso acerbo e il fisico androgino che veniva da Croydon, una cittadina nella zona sud di Londra, si fa strada in mezzo alle top model irraggiungibili come Cindy Crawford, Naomi Campbell, Claudia Schiffer, Carla Bruni e Elle Macpherson. La sua prima copertina nel 1990 per la rivista inglese The Face fu un grande successo, ma è nel 1992 che conquista la celebrità e il suo primo scandalo: diventa il volto di Calvin Klein e posa seminuda abbracciata a Marky Mark. Il New York Times dopo averla vista sfilare parlò di “waif look”, un aspetto sgualcito, quasi da cerbiatto indifeso. Nel 1995 la campagna pubblicitaria del profumo Obsession di Calvin Klein, in cui Kate Moss appariva stesa su un divano senza nulla addosso suscitò enormi polemiche. Ci furono anche accuse di pedofilia e il dipartimento di giustizia Usa, su ordine dell’allora presidente Bill Clinton, decise di avviare un’inchiesta che portò al ritiro della campagna dopo appena tre settimane. Kate Moss aveva intanto raggiunto la fama internazionale e grazie al suo gusto nel vestire è riuscita a diventare presto anche un’icona di stile fuori dalle passerelle. I successi sul lavoro procedono di pari passo con i suoi amori tormentati: da Jefferson Hack (dal quale ha avuto la figlia Lila Grace) a Johnny Depp fino al cantante Pete Doherty. La sua storia con il musicista inglese cambiò definitivamente il corso della sua carriera, quando nel 2005 il Daily Mirror pubblicò le immagini dei due che facevano uso di cocaina. Lo scandalo fece quasi vacillare il mito e la modella iniziò a perdere i contratti con Chanel, Burberry, Stella McCartney. Decise di chiedere pubblicamente scusa e di parlare a cuore aperto: raccontò che a 12 anni fumava già troppe canne, e nel 1998 aveva già fatto una prima visita in rehab per disintossicarsi dall’alcol. Nel 2005 tornò in rehab in Arizona. Chiusa la storia con Pete Doherty, Kate Moss ha sposato il chitarrista dei Kills Jamie Hince nel 2011. Il vestito da sposa era disegnato da John Galliano, all’epoca caduto in disgrazia e licenziato da Dior per un commento antisemita fatto da ubriaco a una coppia. Kate sa cosa significa sbagliare in pubblico, per questo decise di affidarsi a lui per il matrimonio e Galliano in breve tempo tornò popolare. Quello stesso anno Marc Jacobs la fece sfilare per Louis Vuitton con la sigaretta in bocca, ancora una volta lontana dalle regole. Di fronte agli scandali la regola della modella inglese è “never complain, never explain”, non lamentarti e non dare spiegazioni. Negli anni ha rilasciato meno di una decina di interviste ed è riuscita a superare scandali che avrebbero distrutto la carriera di chiunque. Lei invece ha posato per Playboy per i suoi 40 anni, ha inciso un disco, fa la stilista per Topshop; non abusa della chirurgia estetica e continua a posare per campagne e servizi con le giovani top model millennials come Gigi Hadid e Cara Delevingne (anche lei inglese e da alcuni considerata la sua erede). L’addio alla vita da cattiva ragazza è coinciso con una svolta nel suo look. Al matrimonio della principessa Eugenia di York, Kate Moss ha indossato un tailleur bianco a pois blu firmato Polka con cappellino, veletta e décolleté Christian Louboutin. Al suo fianco c’era la figlia Lila Grace. D’altra parte l’unico modo per rimanere un’icona di stile per oltre 20 anni è continuare sempre a cambiare.
Maria Teresa Squillaci, SkyTG24