Nel suo programma, la giornalista senese affronta temi “caldi” come casa e lavoro con gentilezza. «Per scatenarsi c’è il Palio», dice
Niente chiacchiere, parlano i fatti: le occupazioni abusive delle case popolari, la drammatica trattativa per l’Ilva di Taranto, il diritto (contestato) di cittadinanza. A Night Tabloid, su Rai2, si parla di problemi reali, senza nasconderli, cercando di sfatare i luoghi comuni. A condurre anche questa seconda edizione è la giornalista economica Annalisa Bruchi, che fa informazione con gentilezza e sobrietà. E non eccede.
Come mai da voi non si litiga?
Perché ogni ospite può spiegare con calma i suoi argomenti. Nel faccia a faccia tra due politici, nella seconda parte del programma, lasciamo loro il tempo necessario: non serve alzare la voce per farsi ascoltare. E io i rissosi non li invito per principio.
La caratteristica di questa seconda edizione?
Siamo quasi in campagna elettorale, parleremo molto di politica e di legge elettorale: un argomento noiosissimo e sfidante, ma quanti sanno che non c’è un Paese europeo che la cambi spesso come noi? L’ospite principale sarà però spesso un esperto di economia. Lo schema del programma è confermato: apriamo con una storia forte, come quella della signora Adriana, invalida al 75 per cento, che non riesce ad avere una casa popolare. Poi abbiamo, a confrontarsi con gli ospiti, Mario Sechi in studio e Aldo Cazzullo in collegamento. Infine ad alleggerire la serata c’è il “disturbatore seriale” Dario Vergassola.
Il Fast Checking è uno dei vostri punti di forza. Ce lo spiega?
Quest’anno è centrale. Vogliamo mettere a confronto la percezione dell’attualità che ha la gente comune con i dati. Per esempio, quanti omicidi ci sono ogni anno? C’è chi ha parlato di milioni! Bisogna fare chiarezza, contro le fake news (vedi anche a pag. 111, ndr). Il Fast Checking è un format originale e aggiungo che Night Tabloid è una produzione interna, a basso costo, con una squadra Rai di eccellenti professionisti.
L’ospite preferito?
In queste prime puntate mi è piaciuto molto il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, che parla in modo chiaro e si prende la responsabilità delle sue scelte: il piano Industria 4.0 di aiuto alle imprese che investono in innovazione sta facendo numeri importanti.
E il peggiore?
Diciamo che i più ostici sono i più insicuri, quelli di seconda fila.
Lei in trasmissione è sempre compassata. Durante la diretta del Palio di Siena, l’estate scorsa, sembrava un’altra persona. Cosa le era successo?
Mi sono trasformata, non potevo trattenermi. Sono senese e la mia contrada, la Giraffa, ha vinto il Palio di luglio contro ogni pronostico. Ho fatto tre ore di diretta su Rai Due e per 2 ore e 58 sono stata professionale. All’ultimo minuto e mezzo non ho resistito.
Cristina Lacava, Io Donna