Cristina Chiabotto ha sposato Marco Roscio: «Che sia una cosa sola»

Cristina Chiabotto ha sposato Marco Roscio: «Che sia una cosa sola»

L’ex miss Italia ha detto «sì» al manager piemontese, dopo (solo) un anno di fidanzamento. Nella chiesa di Sant’Uberto, a Venaria, in provincia di Torino, davanti a quattrocento invitati.

«Che sia una cosa sola». Con quest’augurio, Cristina Chiabotto ha sposato Marco Roscio. Nella chiesa di Sant’Uberto, a Venaria, in provincia di Torino, davanti a quattrocento invitati. L’ex miss Italia (edizione 2004) e l’imprenditore piemontese si sono piaciuti subito, tanto da decidere di andare a nozze solo un anno dopo.

Il ricevimento è stato alla Reggia di Venaria. Tra gli ospiti vip: i bianconeri Andrea Pirlo e Claudio Marchisio. Del resto, la showgirl e il neo marito condividono la passione per la Juventus.

La relazione tra Cristina, 31 anni, e Marco, 33, è diventata pubblica nel giugno 2018, quando i due sono stati paparazzati a Portofino, durante un pranzo romantico tra carezze, baci, e sorrisi.  Marco Roscio, general manager di una grande cartiera piemontese, è sconosciuto ai riflettori. E lei non ha mai raccontato come si siano conosciuti. Ma una cosa è certa: per Cristina è stato l’amore che torna, dopo un periodo molto difficile.

Nell’autunno 2017, era finita tra Chiabotto e lo storico fidanzato Fabio Fulcodopo 12 anni insieme. La donna che avevo idealizzato non è mai esistita», aveva fatto sapere l’attore all’epoca, accusando lei di averlo lasciato perché non pronta per una famiglia. Cristina, invece, si era commossa nell’ammettere: «Non c’è stato un vero motivo. Non c’era più l’incastro. Ho trascinato la cosa per troppo tempo, perché fatico a chiudere le porte. Ho toccato il fondo ma mi sto rialzando e ho voglia di emozionarmi».

Marco, poi, è arrivato all’improvviso: «Ha saputo rispettarmi e aspettarmi. Forse ero inconsciamente già pronta a vivere una nuova storia, ma lui ha avuto tanta pazienza e ha capito quando era il momento giusto». E adesso è tempo di brindare al nuovo inizio.

Stefania Saltalamacchia, Vanity Fair.

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