(Carola Parisi, look Il Giornale) A diciotto anni di cazzate se ne dicono tante. E per questo, la bella Alice, neo eletta Miss Italia, va perdonata. Già perché, nonostante il suo nome evocasse più il Paese delle Meraviglie, lei, ragazzetta dal sorriso smagliante e capello corto, avrebbe voluto essere nata nel 1942 per vivere la Seconda Guerra Mondiale. Ma solo perché il suo essere nata donna le avrebbe risparmiato gli orrori delle battaglie, dei bombardamenti. Quello, si sa, tocca solo agli uomini.
Scusate, ma fino a qualche anno fa il desiderio delle reginette dei concorsi di bellezza non era tutto rivolto alla speranza della pace nel mondo? Devo essermi persa qualche passaggio. Sicuramente.
Comunque, la gogna mediatica per la frase (ok, infelice) della bella Miss comincia ad essere davvero eccessiva. Mi sono imbattuta in commenti del tipo: “è una cosa vergognosa”. Che esagerazione!
Alla fine, viva Dio che proprio Miss Italia abbia detto una gran cazzata. Solo in questo modo il Paese ha potuto ricordare che Miss Italia, il programma, lo trasmettono ancora in tv. Su La7, però. Già perché perfino la Rai ha scaricato il cadavere della corona e dello scettro.
Bei tempi quelli in cui ci si concentrava sulla critica spietata delle aspiranti Miss comodamente stravaccati sul proprio divano: guarda che la 7 ha una chilata di cellulite- ma va, la 17 ha le gambe ad X- perché il naso della 20? Ne parliamo?
Quello si che era divertente.
Ora, invece, si guarda alle parole. Ma pensa te come siamo finiti. E si sta attenti alle parole in un programma condotto da Simona Ventura con Vladimir Luxuria e Claudio Amendola tra i giurati. Roba da matti. E tutta l’attesa: ci saranno le curvy, forse vedrete un trans ma non si dichiarerà… Niente.
Solito mortorio, solita minestra. Che a furia di essere riscaldata, comincia davvero ad inacidirsi.
Un po’ come la Ventura.