X Factor, Manuel Agnelli all’attacco: “Dichiarazioni sciocche!”

Manuel Agnelli, per il secondo anno consecutivo giudice di X Factor, è tornato a parlare della sua discussa partecipazione al talent show di Sky: ecco le dichiarazioni del leader degli Afterhours…

LAEFFE AGNELLIL’undicesima edizione di X Factor prenderà il via ufficialmente giovedì 14 settembre su Sky Uno, sempre con la conduzione di Alessandro Cattelan. Fedez quest’anno tornerà a capitanare gli Under Uomini, Levante debutterà come giudice del talent show Sky prendendosi cura delle Under Donne, Mara Maionchi tornerà in giuria alla guida della categoria Over mentre Manuel Agnelli (nelle scorse ore al centro di una polemica innescata da Platinette, che ha detto ironicamente di non sapere quanti dischi ha venduto in carriera il cantante degli Afterhours) avrà finalmente la possibilità di cimentarsi con i suoi amati Gruppi.

Proprio Manuel Agnelli, per il secondo anno consecutivo al tavolo della giuria di X Factor, è tornato a parlare della sua discussa partecipazione allo show nel corso di un’intervista a ‘Vanity Fair’: “La seconda partecipazione ha vantaggi e svantaggi. X Factor non è più una novità per me, quindi è più pesante. Prima tutto mi faceva impressione. E poi il nostro talent, a detta degli stessi inglesi, è il più professionale. Il secondo anno, però, hai già visto tutto e senti di più la fatica, le attese, le cose apparentemente senza senso… come le camminate, i tragitti in macchina, cose che acquistano un senso solo col montaggio. Hai la telecamera sempre alle calcagna, sei microfonato 24 ore su 24. Alla fine diventa pericoloso. Può succedere che te ne dimentichi, ed è così che saltano fuori le situazioni tipo ‘nana di mer*a’ (il riferimento è al fuori onda di Flavio Insinna, n.d.r.). Levante? La solita storia, lei ha detto che non avrebbe mai partecipato alla gara, fare il giudice è una diversa possibilità. Nel nostro Paese siamo sempre pronti a sparare in nome di una coerenza tutta teorica, il retaggio peggiore degli anni della controcultura. Mara Maionchi è la vera punk del talent. C’è grande rispetto. È una persona di profondità e cultura musicale. Abbiamo opinioni opposte, ma in quanto ‘anziani’ abbiamo capito che abbiamo senso tutti e due”.

Poi, la ‘stoccata’ di Manuel Agnelli: “Dicono che la musica non ha più bisogno del talent per farsi conoscere? Mi ricorda quando si diceva che la musica non aveva più bisogno dei giornali, poi dei supporti stessi, del disco, del cd. Sono dichiarazioni sciocche. A me mancano le riviste, i programmi radio, mi mancano le cassette, i vinili, i cd, mi manca tutto. Il progresso tecnologico è fantastico, ma è ingannevole. Detto ciò, è vero che il talent ha bisogno di rinnovarsi. Una delle scommesse di quest’anno è dare più spazio a chi si scrive le canzoni, a chi ha personalità. Basta con chi ha solo una gran voce. Se c’è qualcuno che mi ha colpito? Mettiamola così: non c’è un Bob Dylan (ride, n.d.r.). Non ho più la categoria degli over, questa volta ho le band, mi aiuterà a lavorare meglio su progetti di forte identità. Sennò io lì al tavolo non servo a niente. Nella parte live di X Factor puoi dire e fare quello che vuoi. Ti prendi le tue responsabilità, ma puoi fare quello che credi, in questo è una tv atipica. Sono stato in altri programmi, da nessuna parte c’è una libertà così totale”.
Stefano D’Alessio, Velvetmusic
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