L’attrice, da poco mamma, è una poliziotta in «Squadra Catturandi», su Rai1 dal 12 settembre: « Se mia figlia volesse diventare poliziotta? Non la fermerei»
Le operazioni della Catturandi di Palermo, squadra di Polizia che dà la caccia ai latitanti più pericolosi, e quello che sta dietro ai suoi uomini. Passioni, paure e sacrifici. Umanità e legalità. Azione e vicende private. «Catturandi – Nel nome del padre», serie tv in sei puntate in onda su Rai1 da lunedì 12 settembre, racconta questo e molto altro. Il soggetto è ispirato ai fatti di cronaca e alla lotta tra Stato e mafia. La regia è di Fabrizio Costa. Nel cast, tra gli altri, Alessio Boni, Massimo Ghini e Leo Gullotta.
La protagonista è Anita Caprioli, attrice che ama cambiare registro, alternando commedie e drammi. Qui interpreta Palma Toscano, poliziotta, punta di diamante della squadra e donna dalle molte sfaccettature: determinata nella professione, fragile nel privato. «Mi è piaciuto raccontarla — spiega Caprioli — perché è un personaggio imperfetto. Non è una super eroina. Ha un’anima disordinata. È impulsiva. Questo la aiuta durante le operazioni con la Catturandi, ma non negli affetti personali». Da bambina Palma ha perso in circostanze il papà, eroe della Polizia, e non ha superato il trauma. «È una persona chiusa, impenetrabile. Mi ha fatto tenerezza. Ha un grande vuoto dentro e non sa come riempirlo. La sua vita sentimentale è disastrosa, ma sul lavoro è capace di imprese straordinarie».
Palma Toscano è una delle tante poliziotte protagoniste delle ultime stagioni tv. Dall’antesignana commissaria Giulia Corsi – Claudia Pandolfi di «Distretto di Polizia»(Canale 5) all’ispettrice Valeria Ferro – Miriam Leone in «Non Uccidere» (Rai Tre). «Non mi sono ispirata a nessuno in particolare. Ho capito Palma alla prima lettura del copione, anzi, ci siamo capite subito. La sfida, la mia ambizione, era renderla reale, non eroica».
Il cast di «Catturandi» si è confrontato con i veri membri della squadra. Ne ha studiato i segreti professionali e l’aspetto umano. «Sono persone che fanno un lavoro raffinatissimo e con orari impossibili, ma poi hanno vite ordinarie. Sono padri, madri, figli. Si arrabbiano e vivono come tutti». Il super latitante Natale Sciacca (interpretato da Vincenzo Amato), ossessione professionale di Palma, è ispirato al boss Bernardo Provenzano, ma tutti gli altri sono personaggi originali. «Credo che il cinema e la tv debbano raccontare l’attualità. Hanno grande potere divulgativo, per questo devono proporre temi importanti».
Smessi i panni dell’intrepida Toscani, Anita Caprioli è diventata mamma. A giugno, dalla sua relazione con l’attore Daniele Pecci, è nata una bambina. «Per ora non ho progetti lavorativi. Una parte di Palma è rimasta con me e ogni tanto mi manca il calore di Palermo, set della serie. Ma mi godo questo momento e la mia piccolina». E se un domani volesse diventare poliziotta proprio come la protagonista di Catturandi? « Perché no? Non la ostacolerei. Sulle ambizioni dei figli bisogna darsi pace e Palma è un bel modello».
Corriere della Sera