Parigi 2024, da Silvia di Svezia a Mary Donaldson: ecco le Olimpiadi ‘galeotte’

Parigi 2024, da Silvia di Svezia a Mary Donaldson: ecco le Olimpiadi ‘galeotte’

Un tempo persone ordinarie, oggi sui troni delle monarchie europee più amate grazie ai 5 cerchi olimpici. Il colpo di fulmine con quelli che erano solo principi ereditari è scoccato durante le Olimpiadi, quando Cupido ha lanciato le sue frecce, generando amori duraturi. Diverse coppie regali hanno intrecciato le loro strade proprio durante i Giochi Olimpici.

A partire da re Carlo XVI Gustavo e Silvia Renate, nata Sommerlath, di origini tedesche ma vissuta e cresciuta in Brasile: si incontrano alle Olimpiadi di Monaco 1972. Poliglotta, la futura regina di Svezia si occupava degli ospiti illustri, attori, politici e nobili. Amore a prima vista tra i due, ma non senza ostacoli. Il nonno di Carlo Gustavo era contrario alle nozze con una borghese, nonostante le sue nobili origini, pena l’esclusione dalla successione al trono. La coppia ha dovuto aspettare la morte di Gustavo VI Adolfo per poter annunciare il fidanzamento e le successive nozze, seguite dalla nascita di tre figli: le principesse Vittoria e Maddalena, e il principe Carlo Filippo. Ora hanno otto nipoti, tutti discendenti del generale Bernadotte, l’unica dinastia creata in epoca napoleonica e sopravvissuta alla Restaurazione del 1818.

Indimenticabili furono i Giochi Olimpici di Sydney del 2000 per la giovane e affascinante Mary Donaldson, australiana, con due lauree e un ricco curriculum nel settore pubblicitario. Incontrò il principe ereditario di Danimarca, Frederik, noto per la sua fama di playboy. Il primo incontro avvenne grazie ad amici comuni, in un pub-ristorante della capitale. In una recente intervista lo stesso Frederik, ora sovrano dopo l’abdicazione della madre, regina Margrethe, ha confessato che con Mary Donaldson fu amore a prima vista, subito convinto che fosse ‘la donna della sua vita’. Adattarsi al nuovo “status” reale non è stato facile; Mary ha dovuto imparare una lingua complessa e si è convertita alla fede luterana prima del matrimonio. Amatissima nel suo Paese, è madre di quattro figli: l’erede al trono Christian, la principessa Isabella, e i gemelli Vincent e Josephine.

Anche Alberto di Monaco e Charlene Wittstock fecero la loro prima apparizione pubblica alle Olimpiadi invernali di Torino 2006. Si erano incontrati qualche anno prima, nel 2001, durante Mare Nostrum, una manifestazione organizzata dal Principato di Monaco. Ai blocchi di partenza c’era la giovane Charlene, originaria dello Zimbabwe. Il principe Alberto era incuriosito da quella giovane talentuosa, apparentemente timida, i cui tratti gli ricordavano forse la madre, l’indimenticabile Grace Kelly. Una prima uscita insieme, una cena a lume di candela, e scoprirono di avere molte passioni in comune, soprattutto per lo sport. Le nozze avvennero nel 2010, quattro anni dopo la nascita dei gemellini Jacques e Gabriella, eredi della dinastia dei Grimaldi, discendenti di una storica famiglia genovese che regna su Monaco dal XIII secolo.

Non sono sui troni d’Europa ma hanno strette relazioni con storiche monarchie – appartengono ai Windsor-Mountbatten e ai Borboni di Spagna – la principessa Anna e l’infanta Cristina di Borbone.

I loro rispettivi consorti, Mark Phillips, capitano della guardia reale e Inaki Urdangarin, capitano della squadra di pallamano spagnola, medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Atlanta nel 1996, proprio durante le Olimpiadi.

Il primo incontro tra Mark Phillips e la figlia della regina Elisabetta e del duca di Edimburgo è avvenuto a Mexico City. Li unisce una grande passione per i cavalli e per l’equitazione. Alle Olimpiadi di Monaco 1972, l’equitatore Mark Phillips fa parte della squadra britannica di equitazione, vince una medaglia d’oro e conquista il cuore della principessa che nel 1976 partecipa alle Olimpiadi di Montreal del 1976, come membro della squadra equestre. Il matrimonio si conclude con un divorzio (il primo di una lunga serie tra i figli di Elisabetta II), ma la passione per i cavalli è nel DNA della famiglia. La secondogenita Zara, giovanissima, partecipa alle Olimpiadi di Londra 2012 e si porta a casa una medaglia d’argento nel concorso a squadre.

La storia tra la secondogenita di re Juan Carlos di Borbone e la regina Sofia di Grecia si conclude con un divorzio. Dopo il matrimonio che si è svolto nella cattedrale di Barcellona e la nascita di quattro figli, Juan, Pablo, Miguel, Irene, la relazione con Inaki Urdangarin è stata oscurata da accuse di peculato e corruzione. Numerosi processi nel corso degli anni, l’infanta è stata assolta da tutte le accuse, mentre il marito è stato condannato a sei anni di reclusione. L’attuale sovrano e fratello Felipe VI ha estromesso la sorella e tutti i suoi discendenti dalla linea di successione al trono, revocandole inoltre il titolo di duchessa di Palma di Maiorca che le era stato concesso dopo il matrimonio.

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