![Cesare Lanza: “La tv di oggi? Dopo l’era Bernabei è peggiorata di brutto” Cesare Lanza: “La tv di oggi? Dopo l’era Bernabei è peggiorata di brutto”](https://www.ildecoder.com/wp/wp-content/uploads/2015/03/Cesare-Lanza-3.png)
Autore televisivo e regista cinematografico, scrittore e giornalista: negli anni Cesare Lanza ha fatto la storia dello spettacolo
È stato l’autore di “Domenica In” per sette anni, “La talpa” e “La Fattoria”: “Ho avuto soddisfazioni e delusioni. Ora mi sono un po’ stancato e onestamente non mi piace quello che va in onda”
![](https://www.ildecoder.com/wp/wp-content/uploads/2015/03/Cesare-Lanza-3.png)
Cesare Lanza il noto autore e giornalista tv si racconta in esclusiva. Dalla creazione del suo blog alle malattie che ha sconfitto e si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa.
Come mai non la vediamo più in tv?
L’ho fatta per 15 anni, ho avuto soddisfazioni e delusioni. Mi sono un po’ stancato e onestamente non mi piace la tv di oggi.
Ha ideato il sito web la mescolanza. Di cosa si tratta? È soddisfatto di questo progetto?
Eravamo partiti in tre. Dago, Barbara Palombelli e io. Barbara si è ritirata quasi subito, Dagospia ha riscosso un trionfo, con grande intuito. Di me non parlo: lo facciano gli altri, se vogliono; io mi considero un liberale assoluto.
![](https://www.lamescolanza.com/wp-content/uploads/2020/02/Premio-Socrate-2020.-Foto-di-Maurizio-Riccardi.-Nella-foto-Cesare-Lanza-1-1.jpeg)
Dica la verità: le manca la tv?
No. Non ho più l’età.
Che ne pensa dei programmi tv attuali?
Non mi piacciono. Orribili i talk politici: chiasso fastidioso, i conduttori vogliono essere protagonisti, gli ospiti non riescono a parlare e strillano.
Cosa guarda in televisione?
Il Tg7 di Enrico Mentana, il calcio, qualche volta Barbara D’Urso, bravo anche Alfonso Signorini al “Grande Fratello VIP”. Sanno fare spettacolo.
Per anni è stato tra gli autori del Festival di Sanremo. Le è piaciuta l’ultima edizione?
Dico solo che sono stato il primo a sostenere che le canzoni contano meno degli ospiti. I grandi cantanti non ci vanno, con quelli medi e i piccoli ci vorrebbe una formula di eliminazione diretta, come nel tennis. A Sanremo ho portato, tra tanti altri, Mike Tyson e Ranja, regina di Giordania. Picchi di ascolto.
![](https://www.lamescolanza.com/wp-content/uploads/2018/07/Paolo-Savona-Cesare-Lanza_6-1024x683-e1531495123718.jpg)
E di Amadeus cosa mi dice?
Ho lavorato con lui vent’anni fa in una “Domenica in”: la prima per lui e per me. Più che altro mi è piaciuta l’amicizia con Fiorello: vera, sincera.
Ma alla fine cosa ricorderemo del 70esimo Festival di Sanremo?
Il colpo di testa di Morgan. Mi è piaciuto Achille Lauro con le sue idee audaci.
Ha avuto problemi di salute, adesso come sta?
Non mi sono fatto mancare nulla: un tumore, il diabete, il cuore… Mi sono abbattuto, ora sto bene, incrociando le dita.
![](https://www.lamescolanza.com/wp-content/uploads/2016/12/ADS5797.jpg)
Oltre Sanremo, ha curato tante edizioni di “Domenica in”. A tal proposito: finalmente con Mara Venier gli ascolti sono tornati ai tempi in cui c’era lei tra gli autori. Mara è la regina indiscussa della domenica pomeriggio?
“Domenica in” è la sua vita. Con lei c’è grande affetto e grandi litigate. Commisi un errore: difendere gli spazi di Massimo Giletti da Mara che voleva comprimerlo. Giletti è ambizioso senza limiti.
Il suo ultimo libro si intitola “Il gioco d’azzardo”. Lei è mai stato affetto da ludopatia?
Ma no. Ho vinto e perso, ho sperperato… Confesso che ho vissuto. Molti personaggi della tv ne sono affetti e si sono rovinati col gioco.
Un consiglio per uscirne?
Nessuno si rovina col gioco. E chi si rovina, si rovinerebbe in altro modo: amori infelici, affari sbagliati, alcol, droga… Non lo dico io, ma gli studiosi di psicologia.
![](https://www.lamescolanza.com/wp-content/uploads/2016/12/ADS5814.jpg)
Oggi se dovesse tornare in tv con chi le piacerebbe collaborare?
Mi sarebbe piaciuto lavorare con Carlo Freccero, ma neanche lui ha avuto.il coraggio di spingere un mio folle progetto: le domande che nessuno ha il coraggio di fare…
È reduce dal Premio Socrate di cui è l’ideatore. Di cosa si tratta esattamente?
È la mia battaglia, piccola, per restituire al merito il suo prezioso valore. I problemi di fondo in Italia sono due: chi ha meriti e qualità è sorpassato da quelli che hanno spintarelle e calci nel sedere; e non c’è giustizia. Perciò anni fa ho fondato il Premio Socrate per il merito: senza fini di lucro, senza burocrazie, senza tessere, senza pregiudizi di razza, religione, censo, poteri, istruzione…
In conclusione è una bella tv quella di oggi o meglio quella di ieri?
Ahimè, non è solo questione di tv: da Ettore Bernabei in poi tutto è peggiorato. Ma in ogni settore della nostra società oggi tutto è peggio di ieri e oggi tutto è meglio di ciò che ci aspetta domani.
Roberto Aren, Stop