La sera del 22 luglio, in piazza Duomo, la prestigiosa maison francese ha portato in scena per la prima volta fuori da Parigi la nuova collezione disegnata dalla direttrice creativa Maria Grazia Chiuri. Un tributo all’artigianato locale e alle tradizioni della regione. L’evento è stato accompagnato dalle canzoni di Giuliano Sangiorgi, leader dei Negramaro, che ha chiuso la serata dicendo: “Buonanotte dal Sud del Mondo”
È stata un omaggio al Salento e al Sud d’Italia la sfilata di Dior che si è tenuta la sera del 22 luglio, in piazza Duomo, a Lecce, in scena, per la prima volta fuori da Parigi, con la sua nuova collezione Cruise, disegnata dalla direttrice creativa Maria Grazia Chiuri. Una dedica al “Sud del Mondo” l’ha definita emozionato salutando il pubblico Giuliano Sangiorgi
(leader dei Negramaro), dopo aver cantato “Meraviglioso”, che ha chiuso l’evento. La scenografia spettacolare di luminarie da festa di paese, tipiche delle sagre in Puglia, realizzata da Marinella Senatore, ha adornato il perimetro della piazza barocca con luci riunite a formare frasi ad effetto, come “Remember the first time you saw your name” (Ricorda la prima volta che hai visto il tuo nome). Tantissimi i vip presenti, da Charlize Theron a Bella Hadid.
La serata si è aperta sulle note della pizzica dell’Orchestra della Notte della Taranta diretta da Paolo Buonvino. Poco dopo sono apparsi i danzatori popolari salentini di L-E-V Sharon Eyal /Gai Behar, tra i quali hanno sfilato 45 abiti indossati da altrettante modelle. Già dalla prima uscita della modella con caftano ricamato e treccine rasta da guerriera saracena, Chiuri ha confermato che il suo tributo era soprattutto diretto all’artigianato locale.
La collezione stessa è stata un omaggio completo all’amata terra di origine della sua famiglia, da parte della stilista, che dirige la maison Dior dal 2016, prima donna a sedere sul trono della griffe. Lei è nata a Roma nel 1964 ma da genitori pugliesi, il padre, originario di Tricase, in provincia di Lecce, era nell’esercito, la madre sarta. E s’intuisce che a ispirare quelle gonne lunghe e arricciate, quelle camicie candide lavorate a tombolo, quei grembiuli ricamati, i minuscoli gilet, quegli alti bustini stringati in cuoio e quei fazzolettoni legati dietro la nuca, da contadina, i grandi orecchini d’oro a cerchio, sono stati proprio i ricordi di quella terra e delle sue donne, sua nonna, la madre e le sue cinque sorelle. La sfilata è legata a doppio filo all’artigianato locale. I tessuti per realizzare le giacche della collezione provengono infatti dal laboratorio di tessitura delle Costantine, un’associazione di donne che ha sede a Uggiano La Chiesa e che protegge anche la cultura del pizzo al tombolo.
Le donne del Salento di Chiuri portano anche i tailleur maschili con il gilet, gli abiti da sera trasparenti e sempre stretti in vita da corsetti. Tanto bianco, nero e cipria, come piace alla stilista. Non si fanno mancare le borse, grandi tracolle e shopping in materiali pregiati. C’è anche un cestino da cui fuoriescono spighe di grano. Ai piedi stivali da cavallo. Chiude una serie di abiti da sera leggeri come pepli e preziosi, portati da modelle con tiare sulla testa da Madonne del Salento. Al termine della festa, Giuliano Sangiorgi con gli occhi lucidi ha salutato così il pubblico: “Buonanotte dal Sud del Mondo. Buona vita a tutti!”.
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