“Finché ci siete voi, io non mi muovo”, ha dichiarato il cantautore, svelando il segreto.
Foto di Roberto Panucci
Ultimo chiama, il suo pubblico risponde. Anche nei giorni più torridi di quest’inizio estate.
Ad accoglierlo ancora una volta nella sua città, Roma, per i tre concerti allo stadio Olimpico è una folla continua di ragazzi, ragazze, intere famiglie e persino il sindaco della Capitale Roberto Gualtieri. L’artista di “Alba” è in tour per l’Italia con “‘Ultimo – Stadi 2024. La favola continua…“.
Lo stadio in questione, l’Olimpico, lo ha conquistato per la prima volta nel 2019, serata che ancora oggi Ultimo ricorda con commozione. “Questa è casa mia” ribadisce ogni volta che entra in questa location. E ci tornerà anche il prossimo anno.
UN TOUR NEGLI STADI ANCHE NEL 2025
Al debutto nella Capitale, Ultimo annuncia un nuovo tour negli stadi per il 2025. Perché si sa, a volte si cambia idea. Qualche mese fa, il romano, alias Niccolò Moriconi, aveva comunicato ai propri fan l’idea di fermarsi. Non lo farà. “Avevo detto che mi sarei fermato l’anno prossimo. Poi vi ho rincontrato quest’anno – dice all’Olimpico – e allora mi sono detto: finché ci sarete voi io da qui non mi muovo”.
Sono sei i concerti che vedranno protagonista Ultimo a Lignano Sabbiadoro, Ancona, Milano, Roma, Messina e Bari.
IL CONCERTO ALL’OLIMPICO
La musica di Ultimo non si ferma e anzi si rinnova ogni volta. Il cantautore torna sul palco con arrangiamenti frizzanti, lo stesso spirito libero di sempre e una consapevolezza che è quella di un artista capace di attirare intorno a sé migliaia di persone. In 60mila i presenti, fa sapere lo stesso Ultimo sul palco.
A loro dedica 31 pezzi, in un viaggio tra vecchi e nuovi brani. Ci sono quelli di “Altrove”, uscito lo scorso 17 maggio, e ci sono le canzoni che hanno consolidato il successo del 28enne: “Pianeti”, “Il ballo delle incertezze”, “Vieni nel mio cuore”, “Ti va di stare bene”, ormai fenomeno live e non solo. Immancabile il singolo sanremese “Alba”, che diventa colonna sonora di un video contro le guerre e in particolare al conflitto israeliano-palestinese.
La commozione galoppa, poi, in “Il filo che ci unisce”, con le immagini sullo sfondo della compagna, Jacqueline Luna Di Giacomo; “Racconterò di te”, “Giusy”, scritta da Ultimo a 15 anni, “Piccola stella” e “Sogni appesi”.
Unica nota dolente della serata è il traffico in tilt nel dopo concerto con lunghe code per tutto il perimetro dello stadio Olimpico e nelle zone vicine. Inevitabile, visto il grande afflusso di gente al concerto.
LA SCALETTA
Il Capolavoro
Sono pazzo di te
Quando fuori piove
Il ballo delle incertezze
Ti va di stare bene
Tutto questo sei tu
Ipocondria
Paura mai
Ipocondria
Racconterò di te
Quel filo che ci unisce
Nuvole in testa
Ti dedico il silenzio
Amati sempre
Occhi lucidi
Neve al sole
Quei due innamorati
Altrove
I tuoi particolari
Solo + Wendy
La stella più fragile dell’universo
Buongiorno vita + L’ultima poesia
Giusy
Tornare a te
Piccola stella
Vieni nel mio cuore
Pianeti
Alba
La stazione dei ricordi + Le solite paure
22 settembre
Sogni appesi