Ambra Angiolini vittima di body shaming a soli 17 anni: “Io alla fine ho vinto una guerra che non doveva nemmeno essere combattuta”

Ambra Angiolini vittima di body shaming a soli 17 anni: “Io alla fine ho vinto una guerra che non doveva nemmeno essere combattuta”

(di Federica Zito) “Più in …forme che mai, Aiuto, sto diventando un PALLONCINO GONFIATO”, “L’extralarge non si addice ad Ambra”.

Non si tratta di frasi dette a caso, ma di titoli di giornali pubblicati durante il periodo d’oro dell’attrice Ambra Angiolini, quando a soli 17 anni divenne un’icona grazie al programma “Non è la Rai”. Quei titoli, che hanno segnato profondamente una fase della sua vita, sono stati da lei ricordati attraverso un post sul suo profilo social.

Le immagini pubblicate sono accompagnate da questa didascalia: “Ripercorrendo la mia storia, con l’aiuto del mio amico Fabio Marantino (prezioso come non mai), mi sono resa conto dell’ipocrisia della tv e di certa carta stampata; probabilmente non si può più dire niente solo perché avevano già detto tanto…troppo. Se in quel periodo, avevo solo 17 anni, qualcuno mi avesse fatto notare che non ero più ‘spensierata’ invece di sottolineare ovunque quanto io fossi diventata grassa, avrei cercato di tornare ad essere più ‘mia’ che di tutti. Il problema di oggi, si dice ovunque, sono gli haters, ma c’è qualcuno che molto tempo fa gli ha evidentemente fatto scuola. Questo post non è per vittimismo che lo scrivo, ma per rimettere a posto le cose. Io alla fine ho vinto una guerra che non doveva nemmeno essere combattuta”.

Ambra Angiolini  era solo un adolescente e il linguaggio offensivo e denigrante degli articoli dei servizi televisivi che parlavano del suo fisico sono stati raccolti in maniera minuziosa.
Si sente un voiceover di un servizio televisivo che dice: “Liberata dal fastidioso fardello di ciccia che aveva fatto impensierire tutti i suoi ammiratori”, mentre la telecamera stringe sul fondoschiena di una ragazza minorenne, perché allora Ambra Angiolini aveva solo 17 anni…

E ancora: “Nemmeno l’abito nero e la gonna lunga riescono a dissimulare i chili di troppo”, queste le parole di una didascalia sotto una foto di giornale. E ancora: “Aiuto, sto diventando un palloncino gonfiato”, recitava il titolo a tutta pagina di una rivista. “L’extralarge non si addice ad Ambra Angiolini” si leggeva su un quotidiano.

L’attrice, con questo post, ha voluto non solo “denunciare” l’ipocrisia dei giornali, ma anche rivolgersi a colore che, come lei, hanno sofferto o stanno soffrendo di body shaming, un tema più che attuale, reso ancora più rilevante dalla presenza dei social media, con cui ci troviamo a confrontarci ogni giorno. Molti VIP ogni giorno affrontano questo problema, che purtroppo non sembra diminuire. Sensibilizzare sull’argomento  è fondamentale per promuovere l’accettazione di sé e degli altri, indipendentemente dalle differenze fisiche. Promuovere un linguaggio rispettoso e inclusivo è essenziale per combattere questo fenomeno.

zitofederica.redazione@gmail.com

 

 

 

 

 

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