A Morgan il mondo va stretto. Estremo narciso, incendiario esuberante, debordante fino al masochismo. «Non sono masochista, ma impulsivo e trasparente. Avrei dovuto essere più capace di preservarmi, invece sono un kamikaze. È la mia debolezza, risponde all’idea nietzschiana dell’eterno ritorno, siamo quello che siamo» è la sua difesa a petto nudo. Morgan, che la mamma a casa chiama Marchino, lo sa di essere insieme causa ed effetto della sua maledizione.
Il Messaggero