Mahmood e Blanco mostrano il fisico tutti nudi sulla copertina di Vanity Fair. “Il successo non ci ha cambiato”, sottolineano al giornale il 29enne e il 19enne. La coppia ha trionfato a Sanremo 2022, sbaragliando sin da subito la concorrenza con il brano “Brividi”. La foto li immortala belli e tatuati senza veli: i due si coprono con le mani i ‘gioielli’. Lo scatto, condiviso sia da settimanale che dai cantautori sul social, scatena la censura di Instagram: per il servizio di rete sociale statunitense è “violazione in materia di atti sessuali”.
“Li abbiamo ritratti così perché le loro storie sono come una pagina bianca, piena di tatuaggi e di sogni, di giovinezza, qualcosa di così forte da scuoterci tutti”, scrive il direttore Simone Marchetti. L’immagine è firmata da Luigi & Iango, due dei più grandi fotografi internazionali. Eppure al social non va giù e scatta la censura.
“Scrivere musica mi ha cambiato la vita. Credo che ognuno abbia qualcosa su cui scommettere: bisogna tirare fuori i coglioni e provarci, qualsiasi cosa sia”, rivela Blanco. Ha inseguito il suo sogno rinunciando al calcio e alla scuola. “Mollare la scuola è una cosa che, però, sconsiglio a chiunque: avere un’istruzione serve davvero”, sottolinea il giovane a proposito degli studi interrotti.
Ora è famoso, è arrvato il successo: “Ha cambiato tutto, forse l’unico a non essere cambiato sono io”, dice Blanchito. Lui a trasformarsi non pensa proprio: “Sarebbe una caz*ata perché il successo mi è arrivato proprio perché sono genuino. Non potrei mantenerlo cambiando questa natura”. Innamorato, della fidanzata dice: “C’è Giulia, una persona a cui tengo tanto”.
Mahmood parla del loro brano su un amore senza generi e confini: “E’ passata sia la canzone, sia il contenuto. Mi sembra che anche le persone che hanno apprezzato il pezzo vivano come me i sentimenti, in completa libertà. Il nostro Paese non ha bisogno di sottolineature. O meglio: politicamente il bisogno c’è, c’è sempre. L’omofobia è presente nella nostra società e spero che i principi del ddl Zan diventino realtà il più presto possibile. Mi sono sempre esposto in difesa dei diritti, contro le discriminazioni di genere. Al Festival quest’anno è arrivata una canzone cantata da due cantanti con due storie d’amore diverse, due vissuti completamente diversi. Quando una cosa è naturale, spontanea e scontata alla gente non gliene frega niente: bisogna normalizzare i sentimenti, non ghettizzarli”.
Mahmood dice grazie alla mamma: “Mi ha fatto a lungo anche da padre, sono cresciuto tanto con lei. Quella è la mia forza. Vedere come una persona sola può fare per due”. Del padre assente svela: “Continuo a farmi domande, ma non lo so, non so darmi risposte. Ora non lo sento da un po’. Magari lo sentirò più avanti, lo incontrerò. Ognuno nella vita ha i suoi problemi, i suoi traumi passati. E’ troppo facile parlare sempre male di qualcuno se poi non sai tutta la storia. E lo stesso credo valga con mio padre. A me piace tenermi neutro perché non sono nessuno per giudicare nessuno, caz*ate ne facciamo tutti nella vita”.
Blanco e Mahmood sono nudi in cover come nella vita, aperti al mondo, liberi di spogliarsi delle etichette, eppure la foto che li ritrae così viene rimossa. “Viola le nostre linee guida in materia di atti sessuali”, fa sapere Instagram, dimenticando che il nudo artistico è stato in passato portavoce di battaglie sacrosante, riducendolo a un qualcosa che di ‘sporco’ non ha niente.
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