(Tiziano Rapanà) Non entro nel merito della nuova fiction di Rai 2, anche se la sua vittoria nella prima serata di ieri fa molto riflettere. Ed è un pensare soprattutto alla difficoltà che Rai 1 ha nel costruire una programmazione forte ed accattivante. Una programmazione che deve le sue vittorie soprattutto alle fiction di qualità e alle debolezze della controparte (vedi la vittoria di venerdì scorso del programma Standing ovation, che ha sconfitto il terribile sceneggiato Amore pensaci tu). Una programmazione che è figlia di una mancanza di creatività dell’ammiraglia, che non è più in grado di costruire un grande evento o una semplice trasmissione di carattere quotidiano. E dunque una programmazione che vive di pacchi sfatti e pomeriggi spenti, con la felice eccezione del bel ritorno di Proietti. Rientro che tuttavia non è stato all’altezza del sabato sera del passato, ossia del grande varietà moderno dominato dalle presenze effervescenti di Fiorello e Panariello.
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