Il posto fisso è sacro”. Questo l’indimenticabile tormentone che, nel plurimilionario film “Quo Vado”, Lino Banfi, il senatore Binetto, reduce della prima repubblica, ripeteva all’impiegato pubblico Checco Zalone per convincerlo a tenersi ben stretto il posto nell’ufficio Caccia e Pesca della sua provincia.
Se è vero che per chiedergli di recitare quel ‘cameo’ nel suo quarto film, Luca Medici –alias Checco– si sia addirittura inginocchiato davanti a Banfi, oggi, “nonno Libero” non ha perso l’occasione per ricambiare pubblicamente la stima e l’ammirazione per il giovane collega pugliese.
In un’intervista radiofonica a un’emittente privata il Lino nazionale ha dichiarato: “Il mio erede artisticamente parlando? Uno ce l’ho, ha superato il maestro, se così vogliamo dire, e mi piace da morire, Checco Zalone. Lui mi ha superato da tempo perché ha capito più di me come funziona la comicità, certo in un’epoca diversa in cui si fanno i film con altri mezzi, ma sicuramente mi ha superato”.
Un riconoscimento, quello di Banfi, soprattutto al talento del comico indicato come suo erede artistico: “E’ stato fortunato trovando certi produttori che hanno finanziato i suoi film”, ha aggiunto, “ma, se non fosse stato per il suo talento, non avrebbe mai superato i grandi maestri. Io ho aperto la scuola Anglo Pugliese e lui la sta portando avanti alla grande”.
Con l’investitura del “maestro” Lino Banfi, Zalone, tra pochi giorni, approderà a Sanremo dove parteciperà, in veste di super ospite, alla 72esima edizione del Festival. Una scommessa su cui il conduttore e direttore artistico della kermesse musicale, Amadeus, punta moltissimo per tenere i telespettatori incollati alle poltrone davanti alla tv.
E in tema di poltrone c’è chi gradirebbe vedere il più anziano dei comici pugliesi seduto su quella della più alta carica istituzionale del nostro Paese. Sempre Lino Banfi, nel corso dell’intervista radiofonica, ha raccontato che in Italia c’è un’Associazione dal nome ‘Noi che amiamo Lino Banfi’ che ha messo la sua faccia su quella del presidente Mattarella e ha lanciato un sondaggio per ‘Banfi Presidente’: il 98% degli interpellati ha votato per lui.
Insomma, nella bagarre politica di questi giorni, che precedono la prima chiamata al voto dei grandi elettori per l’elezione del capo dello Stato, il pubblico di Banfi non ha dubbi, anche se il comico senatore, per ora, lo è stato solo sullo schermo. E alla domanda su cosa farebbe se avesse l’occasione di salire al Quirinale, risponde:” Se davvero diventassi Presidente della Repubblica, appena insediato prenderei tutti i politici più importanti, i rappresentanti dei partiti, e farei fare loro un gesto che nessuno al mondo ha mai fatto, nonostante tutte le proibizioni. Per un attimo li farei accarezzare l’uno con l’altro con la mano sul viso per far trasparire l’umanità che c’è in ognuno di loro e per mandare un messaggio di umanità e amorevolezza”.