Emilio D’Alessandro, italiano emigrato a Londra nel 1960, è stato per tre decenni il factotum e autista personale di Stanley Kubrick. Insieme, i due sono stati protagonisti di un’amicizia che ha attraversato trent’anni di vita, costruito meticolosamente quattro capolavori della storia del cinema e unito due persone, apparentemente opposte che hanno trovato lontano da casa il proprio compagno di viaggio ideale. Il regista Alex Infascelli ripercorre la storia di questo rapporto nel documentario “S Is For Stanley”, che Rai Cultura propone mercoledì 23 gennaio alle 21.15 su Rai5. Il film-intervista si snoda in parallelo ai quattro film che segnano il legame tra i due protagonisti: Barry Lyndon, Shining, Full Metal Jacket e Eyes Wide Shut, e spiega come D’Alessandro sia divenuto stretto collaboratore del regista più esigente del mondo, passando da autista personale a uomo di fiducia e infine amico. D’Alessandro è tornato definitivamente nella natìa Cassino solo nel ’99, anno della morte dell’autore di Shining. Tratto dal libro “Stanley Kubrick e Me” di Filippo Ulivieri, co-sceneggiatore del documentario. Vincitore del premio Miglior documentario ai David di Donatello 2016. Il regista Alex Infascelli, dopo un inizio carriera nell’avanguardia dei videoclip italiani degli anni ’90, con il suo primo film “Almost Blue” tratto dal romanzo di Carlo Lucarelli, vince David Di Donatello, Nastro d’Argento e Ciak d’Oro. Conta al suo attivo più di 30 video musicali, 3 film per il cinema e due miniserie.