La conduttrice ritorna su Rai1 dopo l’incidente sulle donne dell’est. «È stato il nuovo direttore generale Mario Orfeo a rivolermi in Rai. Ha conquistato la mia fiducia e siamo ripartiti»
«Anni fa sono stata attaccata al muro da un politico. È la prima volta che lo racconto e non dirò mai il nome perché non mi interessa. Eravamo nel suo ufficio e mi salvai con una bella ginocchiata dove non batte il sole come diceva mia mamma». Paola Perego si prepara a rientrare in Rai dopo la pausa forzata e lo fa rivelando un episodio inedito.
La carriera della popolare conduttrice è deragliata nel marzo scorso, per un cartello sulle donne dell’Est. Il suo programma si intitolava Parliamone sabato fu sospeso tra accuse pesanti di sessismo alla Perego che uscì, temporaneamente, dalla tv pubblica. Ora ritorna in Rai al timone di «SuperBrain – Le supermenti» dal 12 gennaio in prima serata sul Rai1. Dopo mesi di silenzio, la Perego torna a parlare della bufera che l’ha travolta: «Stavo preparando una causa per danni morali, di immagine e biologici perché sono stata molto male fisicamente. Poi però ho incontrato Mario Orfeo, il nuovo direttore generale della Rai, che mi ha detto che sono una risorsa importante per l’azienda. Ha conquistato la mia fiducia, gli ho creduto e da lì siamo ripartiti. Stavolta però ho un po’ di paura a tornare in video: mi immagino al primo ingresso in studio e mi manca l’aria».
Perego festeggia quest’anno i 35 anni di lavoro in tv, una carriera iniziata come modella «perché avevo bisogno di lavorare». E degli esordi ricorda ancora i momenti più difficili: «Al primo showroom a 16 anni mi accompagnò mamma. E appena mi lasciò sola con questo tipo, lui si avvicinò sul divano e mi disse: “Andiamo a letto?”. Scappai di corsa».
Giuseppe Di Piazza, Corriere della Sera