A Roma, all’età di 61 anni, si è spenta Anna Kanakis, la più giovane vincitrice di Miss Italia, che salì al vertice della competizione di bellezza nel settembre 1977. Attrice e scrittrice, figlia di un padre greco e di una madre siciliana, Anna ottenne il titolo di Miss a Sant’Eufemia d’Aspromonte quando aveva appena 15 anni, grazie a una modifica del regolamento. Nel 1981, ha rappresentato l’Italia anche a Miss Universo prima di intraprendere la carriera cinematografica, con ruoli di rilievo nella commedia accanto a Giancarlo Giannini e Ornella Muti.
I funerali di Anna Kanakis saranno celebrati a Roma il 23 novembre alle 15 presso la chiesa di San Salvatore in Lauro. La sua memoria sarà onorata in un addio commosso, mentre il suo contributo alla cultura e all’arte continuerà a vivere attraverso il suo lascito nel cinema e nella letteratura.
Anna Kanakis, una figura bruna, elegante e dai tratti mediterranei, con i suoi splendidi occhi dorati, ha iniziato la sua carriera come modella, per poi, su consiglio di Giuseppe Tornatore, intraprendere la strada dell’attrice. Durante gli anni ‘80, è apparsa in oltre 30 film e fiction televisive, distinguendosi soprattutto nelle commedie brillanti. Ha lavorato con registi come Castellano e Pipolo, e Sergio Martino in pellicole come “Attila flagello di Dio” (1982), “Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio” (1983), e “Acapulco, prima spiaggia… a sinistra” (1983).
Nel 1989, su suggerimento di Luigi Magni, Anna Kanakis ha esordito al cinema con un ruolo vivace in “O Re“, accanto a Giancarlo Giannini e Ornella Muti. Nello stesso anno, ha interpretato il personaggio di una “banditessa” in “L’Avaro” di Moliere, diretto da Tonino Cervi e con la partecipazione di Alberto Sordi. La sua versatilità e il suo talento si sono distinti in ruoli diversi, contribuendo a consolidare la sua presenza nel panorama cinematografico italiano degli anni ’80.
A partire dalla fine degli anni ’80, Anna Kanakis è stata protagonista in diverse produzioni televisive, da “Michelangelo” diretta da Jerry London, alla serie “Vento di Ponente” nel 2002. Ha poi preso parte a “L’Inchiesta” nel 2006, diretta da Giulio Base, e infine a “La Terza Verità” nel 2007, con la regia di Stefano Reali. Il suo impegno sul piccolo schermo ha mostrato la sua versatilità attraverso una varietà di ruoli e generi.
Dopo un breve passaggio nella politica, durante il quale è stata responsabile nazionale Cultura e Spettacolo dell’Unione Democratica per la Repubblica (UDR), il partito fondato da Francesco Cossiga, Anna Kanakis ha intrapreso una seconda vita come scrittrice, dedicandosi alla creazione letteraria e ampliando ulteriormente il suo impatto nella cultura italiana.
Anna Kanakis iniziò a pubblicare una serie di romanzi. Nel 2010 il debutto con il romanzo ‘Sei così mia quando dormi. L’ultimo scandaloso amore di George Sand‘ (Marsilio Editori). Nel 2011 il secondo romanzo “L’amante di Goebbels” (Marsilio Editori), sulla storia di Lida Baarova, attrice cecoslovacca che fu amante del gerarca nazista nel 1938. L’ultimo lavoro fu del 2022: “Non giudicarmi” (Baldini e Castoldi), ancora un romanzo storico, questa volta sul barone Jacques d’Adelsward Fersen.
Dopo un primo matrimonio in giovane età con il musicista Claudio Simonetti, dal quale divorziò pochi anni dopo, Anna Kanakis intraprese una nuova fase della sua vita con il secondo matrimonio nel 2004. Questa volta, il fortunato compagno fu Marco Merati Foscarini, veneziano e discendente di Marco Foscarini, uno degli ultimi dogi di Venezia.