“Basta la Salute”, l’antibiotico-resistenza

“Basta la Salute”, l’antibiotico-resistenza

È allarme ‘antibiotico resistenza’. Sono più di undicimila i morti in Italia ogni anno a causa di batteri diventati resistenti agli antibiotici.

Se ne parla nella puntata di “Basta la Salute”, il settimanale di sanità e benessere a cura di Gerardo D’Amico in onda su Rainews24 mercoledì 22 novembre alle 11.40 e 21.40 e giovedì 23 novembre alle 20.30. Sono infezioni molto comuni e potenzialmente mortali, come pseudomonas, escherichia coli, Klebsiella ed altri patogeni che mantengono alto il numero di infezioni ospedaliere, sceso al 18,8% ma comunque allarmante dice la direttrice di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità Anna Teresa Palamara che mette in guardia contro l’abuso e l’uso inappropriato in vista della stagione influenzale.
Si parlerà anche di vaccini influenza e Covid: appena 700 mila le dosi in tutta Italia del vaccino aggiornato contro il Sars Cov2. Ma c’è un centro vaccinale romano in controtendenza grazie all’azione capillare di informazione agli utenti. Intervista alla dirigente di questo centro Antonietta Spadea.
E ancora, sono 80 mila le protesi all’anca impiantate ogni anno nel nostro Paese e, dice Agenas, circa il 4% dei pazienti deve tornare in sala operatoria per problemi vari: una parte a causa di infezioni della protesi stessa. Paolo Lucci, direttore di Ortopedia all’ospedale israelitico di Roma, spiega quando è opportuno utilizzare protesi “batteriostatiche”, rivestite di un film di argento che contrasta le infezioni batteriche. Anche questi dispositivi medici sono previsti e rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale.
Si parla anche di screening neonatale esteso: 47 patologie possono essere intercettate nei primi giorni di vita del bambino, avviandolo a cure precoci che evitino o ritardino l’esordio della patologia. In alcuni Centri si arriva a individuare fino a 60 malattie, metaboliche e rare. Sono test salvavita, ma solo dieci Regioni in Italia lo offrono, e neppure in tutte le ASL. Ne parla il Presidente della Società Italiana di Neonatologia, Luigi Orfeo.
Si chiude con gli animali da compagnia: avere un cane, un gatto o qualunque animale domestico incide profondamente sul benessere delle persone anziane. Studi scientifici attestano quanto doversi prendere cura di un animale possa essere positivo soprattutto per chi viva solo. I consigli del Direttore del Centro per l’Invecchiamento dell’Università Cattolica Francesco Landi.

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