In una recente intervista che Rihanna ha rilasciato a Vanity Fair, discute del suo ruolo di donna nella società al tempo del Metoo
Regina indiscussa delle classifiche, influencer e donna fuori dagli schemi, Rihanna viene considerata una sorta di moderno re Mida.Tutto quello che tocca diventa oro. Oltre alla sua carriera di cantante, sperimenta infatti quella di modella e attrice. Oltretutto la sua linea di cosmetici e di lingerie, poco dopo il lancio, è andata letteralmente a ruba.
Intervista da Vanity Fair per i suoi trent’anni, Rihanna mostra il suo vero temperamento, parlando di donne, lavoro e società moderna. “La mia linea si chiama Savage perché sono io stessa una donna selvaggia” rivela la cantante. “Essere selvaggi non è un termine dispregiativo, significa avere coscienza delle scelte che si fanno e dei propri sentimenti” afferma, “in pratica devi saper giocare molto bene le tue carte per distinguerti dalla massa” racconta Rihanna.Durante l’intervista ha snocciolato questioni molto importanti, parlando del #Metoo e del Time’s Up, riflettendo sulla questione e sull’impatto del movimento.“Ho notato che, in quanto donne, tutti credono che siamo sempre lamentose e bisognose di affetto. Ma non è vero. Essere selvaggia significa anche questo, ovvero essere forte e consapevole delle proprie capacità. Per questo gli uomini ci temono. I ruoli si sono ribaltati” afferma l’artista. E poi afferma che, tra le grandi capacità di una donna di oggi, è saper essere autentica. “Bisogna prendersi in giro, aggirare i nostri stessi limiti e accettando i pregi e difetti del nostro corpo. Non sono nata per essere un angelo di Victoria’s Secret, ma sono comunque a mio agio anche con le mie lingerie” conclude.
Carlo Lanna, il Giornale