La voce è presente e la presenza scenica non manca. Mahmood ha entusiasmato tutti ieri sera al Forum di Milano con il suo primo concerto in un palazzetto. Tutto esaurito. Uno spettacolo completamente diverso dai precedenti: questa volta, il cantautore si è presentato sul palco con dieci ballerini e una scaletta che ha ripercorso i suoi sei anni di carriera: da “Soldi”, passando per “Brividi” e concludendo in bellezza con il brano portato alla recente edizione del Festival di Sanremo, “Tuta Gold”.
Mahmood non si è risparmiato, ha catapultato il pubblico nelle sue innumerevoli versioni: quelle più romantiche e sensibili, quelle underground e funky fino a quelle più sensuali, che hanno messo tutti d’accordo. “Una popstar internazionale”, così viene descritto oggi su tutte le piattaforme social.
Alessandro Mahmoud, in arte Mahmood, ha curato ogni dettaglio dello spettacolo. Dal lato visivo – i colori predominanti sulla scena erano il nero e il rosso, oltre al metallo – a quello scenico. Lo spettacolo ha incarnato le diverse origini di Mahmood: quelle sarde, egiziane e milanesi. Lui le ha celebrate tutte. I quadri estetici facevano riferimento ai suoi molteplici mondi, per questo lo show è stato diviso in tre atti in cui il cantautore italiano ha alternato la voce ai passi di danza insieme al corpo di ballo.
Urla, applausi, standing ovation per le esibizioni più iconiche in cui – per qualche istante – il pubblico ha perso la cognizione del tempo e dello spazio: le movenze sfacciate e le mosse sensuali durante il medley “Dorado-Kobra”, ad esempio, sono rimaste impresse nella memoria di tutti. Consapevole di aver mostrato la sua versione più sexy, Mahmood non ha risparmiato proprio nulla al suo pubblico più fedele e non.
Poche parole sul palco, il 32enne ha lasciato spazio all’emozione e alla musica. E non ha sbagliato. La sua prima tournée nei palazzetti, il tour N.L.D.A., è iniziata col botto. E proseguirà con una seconda data al Forum di Milano, prima di spostarsi negli altri palazzetti d’Italia come il Nelson Mandela Forum di Firenze, il Palazzo dello Sport di Roma e il Palapartenope di Napoli. Anche queste date sono quasi tutte sold out.
Mahmood ha dimostrato, forse più di prima, di aver raggiunto una grande maturità da popstar: dinamismo, vocalità e presenza scenica. Non gli manca nulla e bisogna tenerlo stretto, perché il panorama della musica italiana ha bisogno di un’artista così.