Unieuro presenta un sito MARAviglioso con Mara Maionchi e BCube

Unieuro presenta un sito MARAviglioso con Mara Maionchi e BCube

L’evolution design incontra una UX e una UI senza precedenti nel nuovo e innovativo sito di Unieuro da poco online. Un sito così bello che piace a tutti. Anche a chi, forse, non l’ha troppo capito. Tipo Mara Maionchi, la testimonial più improbabile a cui si potesse pensare per il lancio di un sito tecnologicamente state-of-the-art. E a cui, naturalmente, hanno pensato Unieuro e BCube (Publicis Groupe), per comunicare su digital e social il cambiamento più importante degli ultimi anni per il leader nella distribuzione di elettronica di consumo ed elettrodomestici in Italia. Aggiunge Enzo Panetta, Digital Marketing e Innovation Director di Unieuro: “Il nuovo sito è importante e rivoluzionario in termini di posizionamento e business. Per questo ci siamo affidati a una talent di livello eccelso come Mara Maionchi. Non esattamente il primissimo nome che può venire in mente da associare alla tecnologia, è vero. Ma, forse proprio per questo motivo, il più azzeccato di tutti. Siamo davvero soddisfatti del risultato finale perché siamo riusciti a raccontare una parte, seppur minima ma che di certo incuriosisce, dell’evoluzione che l’utente troverà navigando il nostro nuovo sito, senza però risultare pedanti nell’enunciazione dei tecnicismi, anzi ridendoci su. Insomma, in pieno stile Unieuro”. La campagna, che conterà su una forte visibilità online grazie anche alla partnership strategica con Zenith (Publicis Groupe), prevede un soggetto hero, altre tre pillole video e una serie di Instagram Stories, tutte incentrate sull’esilarante contrapposizione tra Maionchi, ruspante e genuina, e un giovane rampante tech-enthusiast che la accoglie sul set e l’accompagna (o meglio, le dà il tormento) tra una ripresa e l’altra di uno spot che non vedremo mai (?) ma che fa già ridere così. Ogni chiusura, che Mara rende sempre caustica con le sue battute tranchant, viene poi ribaltata da un cartello finale che “ci mette una pezza”, rimandando al sito.Perché alla fine non serve essere ‘sti geni della tecnologia per capire che bel lavoro abbia fatto Unieuro con questo nuovo sito.

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