Simona Ercolani: «In tv? Ogni tanto occorre girare pagina»

Simona Ercolani: «In tv? Ogni tanto occorre girare pagina»

«Sarà un anno di sorprese per la tv italiana». Se non si cambiasse «staremmo ancora con Heather Parisi che canta “Cicale». Due le novità principali: Fabio Fazio a Rai1 e Massimo Giletti a La7.

Sono a Chicago, in vacanza. Ci sono novità?
No. I colpi restano due: Fabio Fazio a Rai1, Massimo Giletti a La7. 
Be’, sarà comunque un anno di grandiose sorprese, per la tv italiana. Sorprese e polemiche. Le elezioni politiche scateneranno il solito inferno. E, come sempre, ciò che accadrà nel piccolo schermo farà da serbatoio a web e giornali.

Previsioni di una che la tv, la conosce bene: Simona Ercolani, gran produttrice e autrice di programmi cult, tipo Sfide, e documentari magnifici come I ragazzi del Bambino Gesù, poi diventato un libro per Rizzoli «di cui vado molto orgogliosa». Parla al cellulare, sotto si sente la voce del marito, Fabrizio Rondolino. Stanno andando a visitare la tomba di Abraham Lincoln, a Springfield (Illinois).

Siete un po’ distanti dalla vostra casa nella Death Valley, quella con i serpenti a sonagli in giardino… 
Di solito, ci andiamo in inverno. È nel deserto del Nevada, ora lì si soffoca.

Giletti sostiene di essere stato soffocato dalla Rai. 
Non credo alle epurazioni. Credo, piuttosto, che possano cambiare le linee editoriali. Se ho ben capito, a Giletti avevano proposto un bel po’ di prime serate al sabato sera su Rai1, che non mi pare esattamente una propostaccia. Del resto…

Del resto che? 
No, dico: se ogni tanto non si girasse pagina, staremmo ancora con Heather Parisi che canta Cicale. La verità è che la Tv è bella perché cambia, e quando cambia mette in moto il mercato e il mercato, a sua volta, incide sui palinsesti, scatena controprogrammazioni e questo produce energia positiva.

Produce anche soldi. Fazio ne intascherà tanti. E mi aiuti a dire tanti. 
Se li merita. Tutti. È un grande artista che, con pochi ingredienti, fa una tv di successo. Tra l’altro, il suo spostamento libera forze e spazi a Rai 3, che ha così la possibilità di tornare al suo ruolo storico di canale sperimentale.

Poi, lassù, Mario Orfeo, il nuovo direttore generale. 
È arrivato e in una settimana ha deciso, spostato, risolto, scommesso. Le pare poco?

Fabrizio Roncone, Io Donna

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