«Spaghettiland»: il festival della musica indipendente riparte tra euforia e voglia di fare

«Spaghettiland»: il festival della musica indipendente riparte tra euforia e voglia di fare

Dopo la prima data (sold out) di Milano, «Spaghettiland», il mini-festival nato dalla costola di «Spaghetti Unplugged», chiude in bellezza il 24 giugno a Villa Ada a Roma con una serata che vedrà salire sul palco, tra gli altri, anche Margherita Vicario, Nayt e Esseho

Dopo la sosta forzata a causa della pandemia e la sospensione di molte attività dal vivo, anche Spaghetti Unplugged, il format che negli ultimi otto anni è stato il punto di riferimento della musica indipendente italiana, è stato costretto ad adattarsi: dalla sua costola è nato Spaghettiland, un mini-festival composto da due serate – la prima il 18 giugno al Ride Milano e la seconda il 24 a Villa Ada a Roma – capaci di richiamare il pubblico in presenza per ascoltare importanti artisti della scena musicale italiana come N.

A.I.P., NaytMargherita Vicario, Svegliaginevra e Esseho. «Abbiamo deciso di provare a ripartire con due piccoli eventi lasciati in sospeso da un anno: la nostra idea era fare un festival che raccontasse Milano e Roma e che valorizzasse artisti a noi cari presenti sul territorio» spiega Gianmarco Dottori, fondatore del format Spaghetti insieme a Davide Dose e Giovanni Romano.

Dopo la piccola preview a Milano, che ha visto la partecipazione di N.A.I.P., rivelazione dell’ultima edizione di X Factor, e di Svegliaginevra, alias Ginevra Scognamiglio, è arrivato il momento della seconda e ultima data prevista a Villa Ada a Roma il 24 giugno: duemila posti andati subito sold-out che, oggi come oggi, rappresentano un’operazione coraggiosa ma necessaria. «Ormai navighiamo a vista: all’inizio dell’anno, in un momento di grande incertezza, abbiamo provato a scommettere sull’estate e, fortunatamente, il tempo ci ha dato ragione» racconta Dottori, che conferma come la missione di Spaghetti, ossia offrire esperienze professionali di alto profilo promuovendo anche progetti emergenti, sia stata rispettata anche questa volta. «Abbiamo sempre avuto l’idea di creare un festival romano come il MI AMI di Milano, anche perché a Roma di festival con più artisti in più giornate non ci sono incredibilmente mai stati. L’idea è farlo diventare, presto o tardi, una sorta di Coachella» riprende Gianmarco: il fatto che i biglietti dell’evento a Villa Ada, che il 24 vedrà, tra gli altri, sul palco anche Nayt, Esseho, Margherita Vicario,siano stati venduti in pochissimo tempo rappresenta per lui una «fame di musica» che la gente aveva da tempo («Ci siamo sentiti responsabili nel dover portare avanti questo progetto per loro»).

Fedele all’intuizione di Davide Dose, che nel 2013 fondò Spaghetti traendo ispirazione da quelle situazioni «open mind» capaci di dare spazio all’improvvisazione e all’opportunità di condividere musica tipiche dell’Inghilterra, anche questa edizione, pur contigentata, cercherà in qualche modo di portare avanti «la serata tra amici» che Spaghetti è sempre stata. «È partito tutto da un momento storico particolare, visto che il Centro degli Artisti aveva appena chiuso e si rischiava la dispersione dei musicisti e dell’indie romano» riprende Dottori, che ricorda come la manifestazione abbia ospitato negli anni artisti come Ultimo, Gazzelle e Tommaso Paradiso («Siamo stati un tassello del percorso artistico di alcuni di loro, testimoni oculari di questi progetti in fase embrionale che ci hanno trasformato in una piccola palestra dove si conoscono tutti»). Il «gioco», anche stavolta, consiste nell’unire artisti affermati e artisti emergenti: nelle due date, infatti, Spaghettiland ha deciso di aprire il palco ad alcune nuove proposte come Chiamamifaro, Davide Amati, Ditonellapiaga, Emsaisi, Nuvolari, Trage che suonano all’interno del progettoRoad to Spaghettiland con il sostegno del MIC e di SIAE nell’ambito del programma «Per Chi Crea». «Speriamo che l’autunno non ci faccia brutti scherzi e che si possa provare a costruire una normalità» chiosa Gianmarco, anche se queste due date fanno sperare per il meglio.

vanityfair.it

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