La nuova stagione di ‘Catfish’ continua a raccontarci le bugie dei social network

La nuova stagione di ‘Catfish’ continua a raccontarci le bugie dei social network

Torna lo show che indaga sulle relazioni nate online. Ne abbiamo parlato con la co-conduttrice Kamie Crawford

Ricomincia Catfish, la serie che racconta le verità e le bugie delle relazioni nate online. Uno degli show più di successo di MTV, in onda da quasi 10 anni (la prima serie è del 2012). Se da un lato i social network e i siti di incontri permettono di conoscere tante nuove persone, dall’altro sono un’arma a doppio taglio, perché non è ovviamente difficile imbattersi in qualcuno che finge di essere qualcuno che non è.
A metà strada tra documentario e reality, lo show si occupa proprio di confermare o smascherare l’identità di chi si trova dall’altra parte dello schermo.

Una serie che si ispira all’omonimo film di Henry Joost e Ariel Schulman del 2010. Nev Schulman, protagonista anche del film, è diventato produttore e conduttore della serie, seguendo i casi di coloro che temono di essere vittime di un tentativo di “catfish”, termine con cui si indica appunto una persona che finge di essere qualcun altro nascondendosi dietro una falsa identità creata sui social.

Durante il lungo anno di quarantena, con tanto tempo libero a disposizione e con la mancanza di interazioni sociali in tutto il mondo le persone hanno cercato contatti online, sia per amore, amicizia o altro. Ma non sempre le cose hanno avuto un lieto fine… Ne abbiamo parlato con la co-conduttrice Kamie Crawford.

Cosa devono aspettarsi gli spettatori da questa stagione?
Di vedere tutto il dramma e l’umorismo che avete sempre visto nello show, ma allo stesso tempo come Catfish si sia adattato e sia cambiato col tempo. Io e Nev siamo tornati a girare insieme ed è stato bellissimo poter scambiarci le idee di persona.

Come hai visto cambiare il catfishing con l’evoluzione dei social media? Come è stato influenzato dalla pandemia? 
Sono subentrati più modi di agire. Appena prende piede una nuova piattaforma, aumentano le opportunità e i luoghi per gli episodi di catfish. Più profili social ci sono, più diventa legittimo, nella mente di chi agisce. La pandemia poi ha dato alle persone più tempo e più scuse per rimandare le interazioni di persona.

Quali sono le principali caratteristiche delle persone suscettibili di diventare vittima di questo fenomeno? 
Le persone con un grande cuore. In quanto esseri umani, è nella nostra natura essere fiduciosi e compassionevoli, e a volte questa compassione viene concessa alle persone sbagliate.

Quali episodi consiglieresti a chi non ha mai visto lo show?
Direi sicuramente di guardare alcuni episodi iconici come Antwane & Tony e Danny & Rosa. Delle stagioni più recenti invece Paul & Caitea e Alfred & Adonis. Non ve ne pentirete!

Qual è la più grande lezione che hai imparato sul fenomeno catfish?
Che tutti vogliono e meritano amore. Anche le persone che praticano catfish. A volte il modo in cui le persone vanno a cercare quell’amore non è necessariamente giusto, ma questo non li rende meno meritevoli.

Quali sono i tre segnali di avvertimento a cui prestare attenzione se pensi di essere una vittima di un fenomeno simile?
Proprio come in qualsiasi relazione personale, bisogna assicurarsi che la persona stia ricambiando il tempo speso per coltivare la relazione. Una persona non dovrebbe elemosinare il tempo dell’altra.
Assicuratevi di non essere gli unici a condividere informazioni. È un grande segnale d’allarme quando stai parlando con qualcuno online che si preoccupa solo della tua vita e non condivide nulla della propria. Quando poi si trovano sempre motivi per non incontrarsi o videochattare… È il 2021 – tutti possono videochattare!

rollingstone.it

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