BELLA HADID: «IO E MIA MADRE UNITE CONTRO LA MALATTIA»

BELLA HADID: «IO E MIA MADRE UNITE CONTRO LA MALATTIA»

La modella racconta la battaglia di mamma Yolanda, che è anche la sua, contro la patologia di Lyme: «Ci debilita molto e io sono così orgogliosa di lei. Ho pianto nel vedere quanto ha sofferto»

bella hadidLa ricordiamo tutti per il red carpet in abito rosso fuoco – con spacco vertiginoso – all’ultimo Festival di Cannes. Ma la vita di Bella Hadid, modella e sorellina della più famosa Gigi, lontano dai riflettori è contrassegnata da una dura battaglia. Che combatte al fianco della madre, Yolanda Foster.
La donna, infatti, si batte da anni contro la malattia di Lyme,una patologia definita «invisibile», e molto diffusa negli Stati Uniti, che si può trasmettere dal morso di una zecca. Bella, che soffre della stessa malattia, ha voluto omaggiare la madre conuna commuovente lettera, condivisa via social. «Sono così orgogliosa della mia mamma», ha scritto Bella, «Ho pianto vedendo quanto abbia sofferto in questo ultimo periodo».

Le conseguenze di questa patologia sono infatti molto serie tra cui dolori articolari diffusi, disturbi neurologici e cardiaci. E Yolanda adesso ha deciso di condividere il suo percorso in un libro, Believe Me: la mia battaglia contro la disabilità invisibile della malattia di Lyme, con la speranza che possa essere d’aiuto agli altri malati. «Ti ho visto lottare a letto negli ultimi cinque anni», ha continuato la modella, «E ho sempre pensato: “Perché una cosa così deve accadere a un angelo come te?”».

La modella ha poi rivelato come la malattia non permetta anche a lei di avere una vita normale. «Ho lottato contro il disturbo di Lyme negli ultimi due anni, mi ha debilitato molto, nell’andare a scuola o nel mio lavoro, la cosa che mi appassiona di più».

E al suo fianco c’è sempre stata la madre: «Sei l’unica persona che può capire quello che ho passato, grazie per il tuo sostegno. Questo libro dimostra che le persone che soffrono non sono sole, lottiamo tutti insieme».

La malattia è stata recentemente definita dal New York Timecome «la patologia infettiva che negli Usa si diffonde più rapidamente dopo l’AIDS». Qualche anno fa era stata Avril Lavigne a raccontare la sua battaglia e poi la guarigione: «Ho pensato di morire, ma adesso sto meglio. Questa è la mia seconda vita, e la amo più di prima».

Vanity Fair
Torna in alto