Vieni da Me, Gianmarco Tognazzi: “Enzo Jananacci mi salvò la vita”

Vieni da Me, Gianmarco Tognazzi: “Enzo Jananacci mi salvò la vita”

Intervistato da Caterina Balivo, ospite in collegamento nel salotto di Vieni da Me, Gianmarco Tognazzi racconta di quando Enzo Jannacci gli salvò la vita:

“Enzo mi salvò la vita, durante un Natale a Varese ebbi una strana crisi: mi si gonfiò il collo, stavo per soffocare e mi fece un punturone che mi salvò la vita. Avevo 4 anni e non ricordo bene”.

“Mio padre? La sua grande dote era quella di essere un eterno bambino, quando un artista riesce sempre a tirare fuori il bambino che era in sé, continua a divertirsi facendo questo mestiere”.

E ancora: “È stato un papà atipico ma anche molto affettuoso: dall’adolescenza alla crescita, faticava a rapportarsi con ognuno di noi a causa dell’età, perché neanche lui riusciva a comprenderla”.

Poi svela: “Era inutile chiamarlo papà, lui era abituato ad essere chiamato da tutti “Ugo”, se lo chiamavi “papà” c’era il silenzio, se lo chiamavi “Ugo” avevi la sua attenzione”.

Capitolo… Donatella Rettore. “Io ero innamorato pazzo della Rettore ed ero iscritto al suo fans club. Ero innamoratissimo, poi ho avuto la fortuna di conoscerla e le voglio molto bene”.

Poi Tognazzi parla anche della moglie, Valeria Pintore: “Durante il tour di Sergio Cammariere, dopo la serata a Sassari, ho conosciuto Valeria e ora stiamo insieme da 17 anni ed abbiamo due figli. Lui è anche testimone di nozze, c’è un rapporto di fratellanza”.

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