(Cesare Lanza) Avevo deplorato il silenzio della Rai su alcuni episodi deplorevoli, buy cialis estranei alla linea di sobrietà e rispetto che il vertice Tarantola/Gubitosi aveva indicato come via maestra. Mi era sfuggita – chiedo scusa – la multa di 25mila euro a Massimo Giletti, advice protagonista di una spiacevole, insultante aggressione a Mario Capanna, invitato a “L’Arena”, su Raiuno, la domenica pomeriggio. Bene. Non era questo il comportamento che ci aspettavamo da Giletti quando, noi autori di “Domenica in” (Marco Luci, Stefano Jurgens, Sergio Rubino e io) avevamo inventato per lui questo format. Doveva essere un confronto civile tra rappresentanti di opinioni diverse, non un pretesto per volgarità, compiacenze (eufemismo) politiche, insulti e quant’altro. Giletti, non è il solo, per carità, fa come molti altri furbi in tivu: usa il suo ruolo di conduttore pensando a se stesso, provoca, si sovrappone, indulgenze a populismi, cerca notorietà. Comprensibile. La Rai non dovrebbe consentirlo. Spero che la riforma inseguita da Rai preveda un’azienda di servizio pubblico (imposta dal governo Renzi) che abbia strumenti e regole per programmi educati, con contenuti esemplari e istruttivi (non sarebbero noiosi, in questa epoca di strepiti e chiacchiere). In attesa, aspettando la riforma in serenità (caro Renzi, l’hai coniato tu, questa insidiosa condizione dello spirito), auspichiamo che Tarantola/Gubitosi prendano un provvedimento vs. l’ineffabile conduttore, accogliendo le proteste delle opposizioni, per l’ingiustificabile concesso al premier all’Arena, in campagna elettorale, senza confronto. Il primo a capire che si è trattato di una trappola è stato certamente il premier, il primo a essere contento dell’auspicabile sanzione sarà sempre lui.