Il cinema riapre? “Non posso che esserne felice, è il nostro lavoro. Se si rimette in moto la macchina per andare al cinema, sono ovviamente contento. Ho sentito che alcuni sono esasperati da questo che definiscono ‘tira e molla’, ma credo sia dovuto al fatto che i governanti debbano bilanciare i divieti con i permessi, quindi non è che si divertano a farlo, ecco”. Il regista Marco Bellocchio commenta all’Adnkronos, a pochi giorni dal 26 aprile, le riaperture di cinema e teatri annunciate dal governo Draghi.
“Evidentemente -è l’opinione del regista di ‘Il Traditore’- l’Italia e i governi italiani usano una strategia molto prudente in cui non vogliono scontentare più di tanto le varie categorie. Quello di cui ha parlato il premier è un ‘rischio ragionato’, e siccome sono persone di buon senso spero siano anche capaci di gestire la situazione nel suo complesso”, aggiunge Bellocchio.
Che, approfondendo il discorso, spiega: “Io tenderei ad aver fiducia negli scienziati, non sono persone che vogliono male al popolo italiano. Alcune volte è meglio una disciplina più estrema per estirpare il male, piuttosto che tante piccole aperture”. “Ovviamente”, sottolinea Bellocchio, “ci sono categorie intere che stanno soffrendo, giustamente infuriate, perché quando uno non ha da mangiare è chiaro che sia disperato”. Il cineasta aggiunge poi una considerazione sulla pandemia in corso: “La pandemia ha svelato un certo egoismo sociale, di classe, non di età. Ognuno ha cercato di salvare un po’ se stesso. In modo legale, per carità. Però è così”.
Adnkronos