Giuliana De Sio ha raccontato a ‘La Vita in Diretta’ il dramma del Coronavirus che ha vissuto in prima persona. La popolare attrice campana, 64 anni, in collegamento con il programma di Raiuno, ormai guarita, ha ricordato la tremenda esperienza, che ha lasciato nella sua vita segni che non riuscirà mai a dimenticare. Ferite indelebili, istantanee terribili. «Mi sono svegliata un incubo, l’isolamento è stata esperienza più brutta della mia vita, è la cosa peggiore. Sei sola, non puoi fare niente, guardi il soffitto. Ho acceso la tv una volta, si parlava solo di Coronavirus, mi è venuta un’angoscia e ho dovuto spegnere. E poi, lotti contro attacchi di panico», ha esordito.
«Quando togli la mascherina ti accorgi che non respiri bene ed è una sensazione bruttissima ho vissuto quei giorni nel terrore», ha spiegato Giuliana De Sio, che ha spiegato poi cosa l’abbia aiutata a superare concretamente quei momenti dolorosi. «È stata la forza della mia testa, solo quello poteva aiutarmi. Potevo solo lottare contro questi attacchi di panico, perché non parlavo con nessuno: il protocollo del coronavirus è durissimo, e loro giustamente lo devono rispettare. Nessuno può venire a parlarti, il cibo te lo lasciano nell’interstizio fra una porta e l’altra, che immagino fosse chiusa a chiave. Io peraltro soffro anche di claustrofobia quindi il pensiero di essere chiusa era per me insopportabile», ha proseguito la nota attrice.
Qualche considerazione infine sul futuro del mondo dello spettacolo: «La nostra categoria, a parte i fortunati che sono ricchi e privilegiati, è fatta soprattutto di persone che già in tempi normali faticano a trovare lavoro, spesso stanno fermi anche un anno, un anno e mezzo per trovare una particina. È una vita molto dura, anche per chi ha successo». Giuliana De Sio, che avrebbe dovuto riprendere ad ottobre con lo spettacolo ‘Le signorine’, ha concluso: «Noi siamo persone che si sono dedicate a fare questo tutta la vita. Amiamo quello che facciamo, e in questo momento di isolamento tutti siamo stati allietati dallo spettacolo. Spero che le persone che decidono del nostro futuro dedichino dell’attenzione anche a noi. Perché nella fase 2,3,4,5 saremo quelli che solleveranno il morale agli italiani depressi».
Cristina La Bella, Urbanpost.it