Sul palco del talent show si è consumato un fatto storico. Maura ha chiesto a Sara di sposarla. E in studio è stata festa grande. Parte della rete, invece, non ha gradito. I precedenti, in televisione, sarebbero troppi
Ha urlato e pestato i piedi. Protestato contro un mondo poco ortodosso. Ma a nulla sono valse le sue parole amare. Manuel Aspidi, uscito, fiammante, dalla fabbrica di Maria De Filippi, ha dovuto lasciare la quarta edizione di The Voice of Italy, trascinandosi fuori dallo Studio 2000 mentre una pioggia di fischi virtuali si abbatteva su Raffaella Carrà. La coach, al ragazzo dall’ugola d’oro, ha preferito le burrose Foxy Ladies. La rete, per quel che le compete, ha levato alta la propria voce. Gridando ad un’ingiustizia che, nel giro di pochi secondi, è stata portata via da un fatto ancor più grosso.
Non è bastato alle sorelle il tempo di gioire che Maura è salita sul palco, tagliando il fiato loro e del pubblico. «Voglio aggiungere felicità alla felicità», ha detto, «Sara, mi vuoi sposare?». Il sì della più piccola in casa Baccaglini è stato tanto repentino da dover essere ripetuto. Pareva impossibile, forse, che in Rai si desse adito a uno spettacolo già bollato come progressista.
«L’amore vince sempre», hanno detto le due, rinfrancate dai sorrisi delle cognate e dagli applausi di un pubblico incredulo. Le congratulazioni si sono rincorse, ma non a tutti la proposta di matrimonio gay è andata a genio.
In rete, qualcuno ha ricordato i precedenti, tirando in ballo Italia’s Got Talent e quanto visto alla corte della signora Costanzo. La prima puntata di Knockout, per questi utenti dalla lingua puntata, sarebbe stata orchestrata ad hoc così da avere in Maura e Sara una sorta di espediente. Qualcosa in grado di far dimenticare come di talenti sul palco del talent Rai non se ne siano visti poi molti.
Vanity Fair