Pechino Express, intervista esclusiva ad Alex Schwazer e Bruno Fabbri: ”La verità trionfa”

Pechino Express, intervista esclusiva ad Alex Schwazer e Bruno Fabbri: ”La verità trionfa”

Si è concluso alla seconda tappa, in Anatolia a Pamukkale, il viaggio de “Gli Atletici” a Pechino Express, con grande rammarico da parte del pubblico che ha espresso la sua solidarietà con il percorso pulito e genuino di Alex Schwazer e Bruno Fabbri. Eliminati dalla coppia “Italia-Brasile”, formata da Nikita Pelizon e Helena Prestes, dopo essersi posizionati penultimi nella classifica generale della seconda puntata del programma produzione Sky Original realizzata da Banijay Italia, i due sportivi hanno comunque lasciato il segno nel cuore del pubblico, complice la vicenda privata del campione olimpico in cerca del riscatto, meritato, dopo anni difficili e intensi dal punto di vista professionale ed emotivo.

Alex Bruno si sono raccontati in esclusiva a noi di Comingsoon.it, in un’intervista che rispecchia il loro animo gentile, schietto, onesto. Accusati di aver tralasciato il lato competitivo della gara, Schwazer e Bruno hanno spiegato come hanno vissuto Pechino Express, il rapporto con le altre coppie – qualcuna ben più agguerrita di loro – e il viaggio che per una volta non è inteso come trasferta in vista di competizioni, ma come viaggio in grado di permeare entrambi di un’esperienza di vita unica, con un impatto intenso e forse imprevisto con culture lontane ed esotiche.

Cosa vi ha spinto a prendere parte e Pechino Express? Nel vostro futuro potrebbe esserci un altro reality show?

Bruno: Sicuramente il format di Pechino, anche lo spettatore che lo guarda ne trae una certa cultura. Non concepisco quei reality in cui sei chiuso in una casa… Io ho bisogno del contatto con la natura, di stare all’aperto.
Alex: Chiuso in un appartamento a litigare, non fa per me, sono d’accordo con Bruno e come lui ho bisogno degli spazi aperti. Pechino è un nuovo modo di viaggiare, per me che ho sempre viaggiato per lavoro.

Pechino Express, Ciro Ferrara nel cuore di Alex Schwazer

Qualcosa, tuttavia, non ha funzionato e sin dalla prima puntata Costantino Della Gherardesca ha messo in guardia Gli Atletici, chiedendo loro maggior competitività.

Un lato del carattere di Fabbri e Schwazer che tutti si sarebbero aspettati di veder emergere, e che invece è stato tralasciato, intenzionalmente o per cause esterne?
Nikita Pelizon e Helena Prestes hanno giocato di strategia eliminando due elementi che, una volta entrati in gara, avrebbero potuto essere tra le coppie più forti?


Bruno: Non è questione di competitività ma di strategia. Non avevamo capito che, quando chiedi ospitalità ad una persona, poi deve essere pronta il giorno dopo alle 7.30 per portarti con la macchina. Se ti capita di perdere la corsa, anche chi è dopo di te rimonta e noi siamo entrati in quest’ottica troppo tardi. Non sapevamo come funzionasse Pechino, serve strategia ma anche un pizzico di fortuna, altrimenti sei fuori e il problema non è stato risolvere o meno il quesito, quello non è il vero tempo sottratto alla gara. Italia- Brasile mi hanno definito, se così possiamo dire, “vintage” forse anche questo le ha portate a scegliere noi, ma non so dire se si tratti o meno di strategia.
Alex: Sicuramente nella prima tappa abbiamo avuto anche problemi fisici, come la traversata nel deserto che ci ha creato difficoltà, Bruno non si sentiva bene. Nella seconda tappa abbiamo rallentato per le circostanze, come il passaggio, e alla fine siamo arrivati tra gli ultimi. Anzi penultimi e siamo stati fatti fuori. Noi come coppia abbiamo pensato di eliminare ogni volta chi si piazzava ultimo. Durante la prima tappa, eravamo ultimi e sono uscite le TikToker, mentre alla seconda eravamo penultimi e Italia-Brasile hanno preferito Bugo e Cristian, anche io non direi che sia per strategia (ride ndr.). 

Pechino Express è un viaggio a coppie verso una destinazione concreta, da raggiungere con le proprie forze, ma anche un viaggio di gruppo fatto di incontri casuali, scontri, momenti di altruismo e fair play. Chi tra le coppie ha colpito maggiormente Gli Atletici? Mentre per Bruno è Natasha Stefanenko la concorrente che porterà nel cuore, grazie alla grinta che ha dimostrato tappa dopo tappa, per Alex è stato Ciro Ferrara una delle persone fondamentali in questo percorso, stimato per la sua sportività ma anche per il suo essere.

Pechino Express, Bruno Fabbri: “L’amicizia con Alex si è consolidata”

Parlando di scoperte, il programma condotto da Costantino Della Gherardesca non porta i concorrenti a scoprire solamente luoghi, o culture, ma li spinge a conoscere meglio lati del carattere estranei l’uno dell’altro. “In Bruno ho scoperto una persona che è capace di andare oltre le sue difficoltà. Bruno non ha mai mollato”, ha ammesso Alex, mentre Bruno ha spiegato, “La nostra amicizia si è consolidata. Ho apprezzato che, nonostante tutto quello che ha dovuto passare, Alex abbia sviluppato una capacità ironica molto forte. Mantiene la massima calma e lucidità, anche quando abbiamo perso il biglietto… Un’altra coppia si sarebbe disperata, avrebbe litigato, Alex ha portato calma in quella situazione”.

Impossibile non menzionare la grande battaglia personale che Alex sta portando avanti da anni, che si è estesa con l’appello alla Corte Europea per i Diritti dell’uomo. Una battaglia che ha messo l’atleta olimpico in difficoltà, stravolgendo la sua vita, ma che, come ha fatto notare anche l’amico Bruno, non l’ha spezzato dentro. “La verità trionfa”, ha commentato Schwazer che è pronto a lottare ancora affinché la verità emerga. Dopo aver augurato il meglio al proprio compagno di viaggio, Fabbri ci racconta un progetto che gli sta molto a cuore. “Anni fa scrissi un libro (“Il sesso come sport. Guida pratica all’allenamento per i match più importanti della nostra vita” ndr.) che univa lo sport ad un argomento caro a tutti. Ora, dato che sono vintage, come mi hanno definito (ride ndr.), mi piacerebbe riproporlo in un’altra chiave”.

comingsoon.it

Torna in alto