Iva Zanicchi, a Domenica Live, parla del mistero della morte di Luigi Tenco: «Non credo che si sia ucciso perché la sua canzone non era entrata in finale al festival, sarebbe riduttivo e anche offensivo».
Le motivazioni sarebbero molto più ampie, secondo Iva Zanicchi: «Era un ragazzo molto dotato, che aveva scritto dei capolavori, che non avevano avuto il successo che avrebbero dovuto avere. Forse qualcuno lo ha obbligato ad andare a Sanremo».
Zanicchi è in studio per commentare insieme a Barbara D’Urso le dichiarazioni di Lino Patruno, amico di Tenco, riportate da alcuni giornali, secondo le quali, il cantante al festival di Sanremo sarebbe stato ucciso e si saprebbe anche il nome dell’assassino.
Lino Patruno, in video collegamento, replica: «Mi dispiace, non ho mai detto quelle cose. Io dico solo che, conoscendolo, non era il tipo che poteva uccidersi. Era simpatico, era divertente. Hanno parlato anche di un errore, una roulette russa…».
Iva Zanicchi aggiunge: «Ma pure se uno avesse voluto uccidere Luigi, lo avrebbe fatto al festival di Sanremo? Io c’ero, sono stati fatti tanti errori. Anche Gino Paoli aveva fatto un gesto eclatante, forse Luigi non voleva uccidersi, forse voleva imitare Gino».
Dalla morte di Tenco si passa poi al ricordo di Little Tony, che il 9 febbraio avrebbe compiuto ottant’anni. In studio, la sua famiglia. La figlia Cristiana Ciacci ricorda, commossa, le sue ultime parole: «Io non ho avuto una vita facile, lui mi ha detto: cerca di essere felice».
Non manca un saluto di Bobby Solo, in video.
Iva Zanicchi poi dice a Cristiana Ciacci: «Era bellissimo, si vestiva bene, ci teneva molto. Ci presentò questa donna meravigliosa, la tua mamma, si bloccò il porto quando arrivò lei».
Valeria Arnaldi, Leggo.it