Asia Argento, nuove rivelazioni choc: “Mia madre mi picchiava. Il regista Rob Cohen mi ha drogata e violentata”

Asia Argento, nuove rivelazioni choc: “Mia madre mi picchiava. Il regista Rob Cohen mi ha drogata e violentata”

L’attrice punta il dito contro un altro produttore di Hollywood. E racconta la sua infanzia davvero difficile…

Asia Argento si lascia andare a nuove rivelazioni sconvolgenti sulla sua vita. Raccontando di quando, da piccola, sua madre al picchiava, al punto da spingerla a fuggire di casa a soli 14 anni, complice suo padre Dario. E lanciando una nuova, pesantissima accusa contro un uomo di cinema: dopo Harvey Weinstein, nel mirino di Asia Argento finisce il regista Rob Cohen: “Mi ha drogata e violentata”

LA MADRE APPENA SCOMPARSA – Asia Argento si racconta in una lunga intervista sul Corriere della Sera in occasione dell’uscita della sua autobiografia “Anatomia di un cuore selvaggio”. In cui, tra le altre cose, racconta di come la madre Daria Nicolodi (scomparsa da poco), la picchiasse quando lei era bambina. I figli di Asia Argento Anna Lou e Nicola sapevano che la nonna era violenta con la loro madre, ma “non riuscivano a conciliare i loro ricordi con i miei. Soprattutto mia figlia che era molto legata a sua nonna”, racconta al Corsera. Daria Nicolodi rinunciò alla patria potestà su sua figlia: “Immagino si fosse sentita rifiutata. Ero andata via di casa il giorno dopo il mio 14esimo compleanno: non aveva comprato nemmeno una torta e avevo capito che non gliene importava nulla di me. Ai miei figli organizzo sempre qualcosa di speciale per il compleanno… Raccontai a mio padre le violenze che subivo in casa e con lui ci inventammo lo stratagemma che stavo da mia nonna, anche se in realtà vivevo a casa sua da sola, perché era impegnato sul set e Fiore studiava negli Stati Uniti. Così un giorno mia madre mi fece chiamare dal Tribunale, mi ci accompagnò la segretaria di mio padre, e rinunciò alla patria potestà. La riprese quando sono rimasta incinta di Anna Lou”.

PARLA CON LA SORELLA E IL FIDANZATO MORTI – Asia Argento racconta anche di quanto spesso sogni e parli con la sorella Anna, morta nel 1994 in un incidente: “Faccio sempre lo stesso sogno. La incontro e dico: ‘Anna, ma allora sei ancora viva’. ‘Sì, mi sono nascosta’. ‘Ma perché ti sei nascosta da me? Tutti questi anni avremmo potuto fare tante cose insieme!’. Però dentro di me sento la speranza che possiamo recuperare il tempo perduto”. E poi Anthony Bourdain, il grande chef fidanzato di Asia Argento, morto suicida nel 2018 a soli 61 anni: “Lo definirei l’amore della maturità. Era entrato nella mia vita in punta di piedi, aveva subito fatto amicizia con i miei figli… Trascorrevamo tanto tempo tutti insieme. Preparava per noi delle cose incredibili, quando c’era lui venivano a casa anche mia madre e mio padre, mia sorella e Angelica. Lo amavano tutti, nella mia famiglia. Era un uomo generosissimo. Gli parlo sempre. Per un periodo lo facevo con rammarico: ‘Sono così sola ora, ma perché te ne sei dovuto andare?’. Ultimamente sto cucinando tantissimo con mio figlio e ad Anthony racconto le cose belle. Il lutto è una cosa che non sai mai quanto dura o che forma prende, tutto sta nell’arrivare all’accettazione”.

LE ACCUSE CHOC A ROB COHEN – Poi Asia Argento si lascia andare a nuove accuse choc. Dopo Harvey Weinstein, nel suo mirino finisce il regista Rob Cohen: “È la prima volta che parlo di Cohen”, racocnta Asia Argento al Corsera. “Successe nel 2002 mentre giravamo ‘xXx’. Abusò di me facendomi bere il Ghb (la droga dello stupro, ndr), ne aveva una bottiglia. Ai tempi sinceramente non sapevo cosa fosse. Mi sono svegliata la mattina nuda nel suo letto. È la verità. La cosa più pura di questo MeToo è che una donna si riconosce nell’altra. Se uno tiene una bottiglia di Ghb sicuramente l’avrà dato anche ad altre”. E poi torna a parlare anche di Weinstein: “Io avevo rimosso lo stupro. Quando tornò e mi chiese scusa dicendo che era mio amico, offrendosi di aiutarmi a trovare una tata per Anna Lou in America, nel 2002, non avevo ancora iniziato il percorso di analisi per capire cosa mi avesse fatto per due volte. Non avevo nessuno negli Stati Uniti, ero sola. Mi sentivo forte del fatto che avevo già girato Scarlet Diva in cui lui doveva essersi riconosciuto. Non sapevo che aveva fatto lo stesso a tante altre”. Infine, al Corsera Asia Argento racconta l’ansia, la depressione e l’insonnia. Che solo l’amore per i suoi due figli (e cinque pastiglie prima di andare a dormire) riescono a vincere.

Oggi.it

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