“Il videoclip è un’opera d’arte”. Parola del ministro della Cultura Dario Franceschini, che questa mattina ha firmato il decreto che riconosce a questo specifico prodotto audiovisivo i benefici del tax credit. La decisione, spiega il ministro, dopo la petizione firmata da tanti artisti, da Fiorello a Giovanni Allevi, da Gianna Nannini a Gino Paoli.
I video musicali, spiega Franceschini, “hanno interpretato e interpretano al meglio l’immaginario popolare, facendo sognare intere generazioni e sono delle opere d’arte. Per questo motivo non c’era motivo di escluderli dalle agevolazioni fiscali. Stamattina, quindi, ho corretto un errore”.
Il provvedimento individua i videoclip come opere artistiche universalmente riconosciute, frutto dell’ingegno con contenuti creativi analoghi a quelli di altri prodotti ammessi ai benefici fiscali della legge Franceschini sul cinema come ad esempio i film, la videoarte e i videogiochi.
“Evviva! W i videoclip! W la musica! #taxcredit. Grazie @dariofrance!”. E’ il tweet di Rosario Fiorello che plaude alla decisione del ministro della cultura Dario Franceschini di riconoscere con un decreto al videoclip la natura di opera d’arte, cosa che consentirà a questi prodotti di accedere alle agevolazioni fiscali previste dal tax credit. Nel suo tweet, Fiorello posta un video nel quale i tanti esponenti della musica che avevano firmato una petizione con questa richiesta, sottolineano l’importanza dei videclip: da Eugenio Bennato a Gino Paoli, da Ermal Meta a Chiara e tanti altri. Alla fine compare anche Franceschini che nel video ammette: “Va bene mi avete convinto: nel 2017 il videoclip è stato escluso dal tax credit, è stato un errore. Oggi abbiamo rimediato”.
ANSA