Si è spento nella sua casa di Dorset. Tra i suoi film più celebri anche “Carter” e “I’ll Sleep When I’m Dead”
Il regista britannico Mike Hodges, che ha esordito scrivendo e dirigendo il film gangster “Carter”, interpretato da Michael Caine, per poi sostituire Nicolas Roeg nella regia del cult fantascientifico “Flash Gordon”, arricchito dalla colonna sonora dei Queen, è morto all’età di 90 anni lo scorso 17 dicembre per un’insufficienza cardiaca nella sua casa di Dorset, in Inghilterra. L’annuncio della scomparsa è stato dato, come riferisce “The Hollywood Reporter”, dall’amico Mike Kaplan, che ha prodotto il film di Hodges “I’ll Sleep When I’m Dead”.
Nato a Bristol il 29 luglio 1932, Hodges, che aveva iniziato a lavorare come documentaristica della Bbc, ottenne l’ingaggio per il film “Get Carter” (1971), in italiano intitolato semplicemente “Carter” quando il produttore Michael Klinger era rimasto impressionato dal suo lavoro nel telefilm “Rumour” del 1970. La sua esperienza televisiva gli insegnò a lavorare rapidamente su “Get Carter”. Con Michael Caine nel ruolo del sicario Jack Carter, che tornato a Newcastle per il funerale del fratello, scopre un giro di mafiosi coinvolti nella sua morte e dà loro la caccia, il classico neo-noir fu girato in 45 giorni per 750.000 sterline (circa 16 milioni di dollari di oggi). Nel 1999 si è classificato al 16° posto nella lista dei 100 migliori film britannici di tutti i tempi stilata da “Sight and Sound”.
Hodges scrisse e diresse anche il sequel “Colpiscono senza pietà” (“Pulp, titolo originale), sempre interpretato da Caine. E’ stato, poi, il regista del cupo “L’uomo terminale” (1974), adattamento di un romanzo di Michael Crichton con George Segal, di “La maledizione di Damien” (1978), anche se fu licenziato a tre settimane dalle riprese e sostituito da Don Taylor, e “Arcobaleno nero” (1989), con Rosanna Arquette. Hodges, inoltre, ha diretto il thriller “Una preghiera per morire” (1987), con Mickey Rourke, basando su una vicenda di terrorismo nordirlandese dell’Ira, e due film con Clive Owen, “Il colpo – Analisi di una rapina” (1998) e “I’ll Sleep When I’m Dead” (2003)
Per “Flash Gordon” (1980), il suo più grande successo con Sam J. Jones nei panni dell’eroe dei fumetti, Hodges accettò l’invito del produttore Dino De Laurentiis a sostituire Roeg, ma “non avevo idea di cosa avrei fatto quando sono subentrato”, ha dichiarato in un’intervista al “Guardian” nel 2020. “Credo che questo sia parte del successo del film. È come un soufflé. Siamo riusciti a mettere tutti gli ingredienti giusti, e in qualche modo è lievitato in modo misterioso”. Hodges ha raccontato di aver chiesto una volta a De Laurentiis perché lo avesse scelto per il progetto. Pensavo che mi avrebbe detto: “Ehi, Mike, mi è piaciuto ‘Carter’, mi è piaciuto ‘L’uomo terminale’, sei un grande regista””, ha ricordato. “Invece mi ha detto: ‘Ehi, Mike, mi è piaciuta la tua faccia'”.