Morto Andrea Pinketts, scrittore, giornalista e personaggio tv

Morto Andrea Pinketts, scrittore, giornalista e personaggio tv

Si è spento a 57 anni dopo una lunga battaglia contro un tumore: raccontava la sua Milano attraverso il personaggio di Lazzaro Santandrea, suo alter ego

Si è spento a 57 anni Andrea Pinketts, pseudonimo di Andrea Giovanni Pinchetti. Scrittore, giornalista e personaggio tv, è morto all’Ospedale Niguarda di Milano, dopo una lunga battaglia contro un tumore che nell’ultima settimana aveva aggravato le sue condizioni di salute. Autore di molti gialli e noir, era diventato famoso perché raccontava il capoluogo lombardo attraverso il personaggio di Lazzaro Santandrea, una sorta di suo alter ego protagonista di bizzarre avventure.

Vincitore di numerosi premi letterari come il Mystfest e lo Scerbanenco, Pinketts – proprio come Lazzaro – amava la birra Guinness e il sigaro Toscano, oltre ad aver svolto vari lavori, tra i quali persino il pugile e il fotomodello. Tra le attività principali, però, c’era naturalmente quella di giornalista: le sue inchieste hanno addirittura contribuito all’arresto di alcuni criminali. Poi, tra il 2011 e il 2014 era diventato celebre pure in tv grazie al programma Mistero.

«Parlo da un altro pianeta», aveva dichiarato il mese scorso a La Repubblica, in una delle sue ultime interviste. «La malattia, in due fasi, mi ha spedito nello spazio: devo stare tutto il giorno in sedia a rotelle. Durante una crisi mi sono strappato i tubi da solo, quando sono arrivato pensavano fossi un pazzo, ora mi amano». Con grande schiettezza parlava anche della sua malattia. «Il carcinoma è superato, ma si è presentato un’altro problema alla spina dorsale».

Grande comunicatore, è stato circondato dagli amici fino alla fine: «Nella mia stanza si è creata una succursale de Le Trottoir (un locale di Milano di cui era assiduo frequentatore, ndr), non mi fanno sentire malato. Anzi, a volte fanno le loro cose, parlano tra loro, m’ignorano», rivelava sempre a La Repubblica. «Sono contento di essere trattato come se fossimo davanti ad una birra. Io mi sento un supereroe, non credevo di riuscire a trovare questa forza».

Non è bastata, ma grazie alla sua personalità rimarrà a lungo nella memoria di molti.

Nicola Bambini, Vanity Fair

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