Il Sindacato nazionale giornalisti cinematografici, che assegna i premi, ha annunciato una serata celebrativa a marzo: ospiti gli autori che hanno ottenuto riconoscimenti internazionali “e tutti coloro che hanno trasformato l’artigianato in arte”
Settant’anni da ricordare, quelli celebrati quest’anno dai Nastri d’argento, un premio che per “anzianità” è secondo solo agli Oscar. Il gran finale della ricorrenza è iniziato oggi alla Casa del cinema di Roma con la consegna di un premio anticipato a Dante Spinotti, grande direttore della fotografia, due volte candidato all’Oscar (L.A. Confidential, 1997 e The Insider, 1999) e quattro volte Nastro d’argento.
In attesa della serata “70 da Oscar” – questo il titolo – che celebrerà i Nastri (il 10 marzo all’Auditorium Parco della Musica di Roma, in collaborazione con la Fondazione Cinema per Roma presieduta da Piera Detassis ) il Sngci – Sindacato nazionale giornalisti cinematografici (che assegna i Nastri) ha illustrato il progetto che non coinvolge non solo autori e protagonisti come Bernardo Bertolucci, Roberto Benigni, Gabriele Salvatores, Paolo Sorrentino, Giuseppe Tornatore, e ancora Gianni Amelio, Lina Wertmuller, Cristina Comencini, Sophia Loren e Giancarlo Giannini; ma anche i tanti nomi, ormai di prestigio internazionale, che hanno trasformato l’artigianato in arte, da Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo a Milena Canonero, Piero Tosi, Ennio Morricone, Vittorio Storaro per citarne sono alcuni, compresi gli autori, all’epoca ragazzi, di un cortometraggio arrivato agli Academy Awards: Stefano Reali e Pino Quartullo, che nell’87 ottennero una nomination per il cortometraggio Exit.
Spiega la presidente del Sngci, Laura Delli Colli: “È un’iniziativa mai realizzata finora nel cinema italiano. Una celebrazione affettuosa per un anniversario importante, i nostri 70, ma soprattutto un evento che sarà memorabile per la qualità e l’originalità di un parterre mai riunito finora” per festeggiare idealmente tutti coloro che – nella storia che in buona parte coincide con il percorso dei Nastri – rappresentano un patrimonio di arte e professionalità che attraverso gli Oscar e non solo ha conquistato visibilità in tutto il mondo.
Infine, come augurio a tre giovani autori premiati dai Nastri con altrettante “borse” di formazione, il Sngci – in collaborazione con SIAE – ha scelto questa occasione per consegnare tre targhe a Alberto Caviglia, Francesca Manieri, Piero Messina. Infine un premio speciale a una firma giornalistica che tra gli uffici stampa ha lasciato un segno, tra Cinecittà e Hollywood: Mario Longardi, per molti anni legato ai più grandi, nel cinema e nel mondo dei premi, da Federico Fellini a Gian Luigi Rondi.
La Repubblica