MASTERCHEF, PIÙ SONO CATTIVI E PIÙ LI AMI: IL RITORNO DEI FAB FOUR

MASTERCHEF, PIÙ SONO CATTIVI E PIÙ LI AMI: IL RITORNO DEI FAB FOUR

Bruno Barbieri, Joe Bastianich, Antonino Cannavacciuolo e Carlo Cracco di nuovo ai fornelli per la VI edizione del cooking show. Dal 22 dicembre su Sky Uno HD. Venti concorrenti, le regole di sempre e una nuova attenzione a spreco e riciclo: “Abbiamo cambiato la percezione del cibo in tv”

masterchef“Abbiamo cambiato la percezione del cibo in televisione. Prima la cucina era vista come qualcosa sui generis, che non funzionava in tv. Ora si è visto che funziona eccome”. E comunque la si pensi su Masterchef è impossibile non essere d’accordo con Carlo Cracco, uno dei quattro giudici del talent show di cucina che giovedì torna per la sesta edizione sempre su Sky Uno. Con lui, a commentare le produzioni culinarie degli aspiranti cuochi, spesso strapazzandoli più di un uovo, confermati Bruno Barbieri, Joe Bastianich e Antonino Cannavacciuolo.
Che, a giudicare dalle prime immagini mostrate da Sky, si sono divertiti un sacco: “Ma non sperate che abbiamo trattato meglio i concorrenti – sorride sarcastico Cannavacciuolo – o meglio, abbiamo rispettato quelli bravi, mentre ci abbiamo dato dentro con quelli presuntuosi o che giocavano a fare i personaggi senza conoscere i cibi”. La stagione (24 puntate mandate in onda ogni giovedì due alla volta) è già stata interamente registrata e quindi un vincitore della trasmissione (e di 100mila euro in gettoni d’oro e di un contratto con Baldini & Castoldi per un libro di ricette) c’è già, ma la sua identità è tenuta più segreta della ricetta della Coca-Cola.
Di sicuro si sa – lo ha rivelato Barbieri – che “le donne concorrenti sono più aggressive degli altri anni”. D’altronde, più ancora che di cibo, Masterchef parla di sogni e di ambizioni: “Si usa la cucina per cambiare la vita in maniera importante e profonda. E noi questo raccontiamo. Nel nostro mestiere le giornate sono lunghe, lavori sei giorni su sette, anche quando gli altri fanno festa”.
I quattro chef hanno passato sei mesi in questa produzione, che giovedì si aprirà con un casting di massa notturno di fronte alla Stazione Centrale di Milano, dove 150 aspiranti concorrenti si trovano per la prima volta davanti alla giuria e devono preparare un piatto a crudo. Da loro ne sono stati scelti prima 100, poi 40 e infine i 20 della gara propriamente detta. Ma alla fine i protagonisti sono i quattro chef giudici. Che resteranno assieme anche in futuro: “Si dice che questa sia la mia ultima edizione? Scusate ma tocco ferro – se la ride Cracco – La voce deve essere arrivata mentre io non c’ero. Il gruppo è ben affiatato. Ma non possiamo firmare a vita che staremo tutti e quattro insieme per sempre, non siamo i Pooh”, paragone non scelto benissimo, negli ultimi giorni di esistenza della band.
E con una formula così di successo si è deciso di toccare poco nella trasmissione. Tra le novità, gli aspiranti chef che viaggeranno in caccia di sapori per l’Italia, ma anche in Spagna e Grecia, e una grande attenzione al tema degli sprechi alimentari: al termine di ogni prova i concorrenti avranno una Doggy Bag per gli avanzi, per sensibilizzare il pubblico a casa, e la gran parte degli alimenti non impiegati per le prove è stata riutilizzata o donata ad associazioni benefiche ed enti caritatevoli di Milano. Sono stati recuperati e ridistribuiti ai poveri 7.380 chili di frutta e verdura, 1.130 di carne e pollame e quasi 600 di latticini.

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