X Factor, Jake La Furia: “Quasi tutti non vogliono fare musica ma diventare famosi”

X Factor, Jake La Furia: “Quasi tutti non vogliono fare musica ma diventare famosi”

Jake La Furia è il ‘mattatore’ della giuria dell’edizione 2024 di X Factor che questa sera andrà in onda con l’attesissima puntata degli inediti
Pubblicato:21-11-2024 15:34Ultimo aggiornamento:21-11-2024 15:34

Battuta sempre pronta e carattere esuberante. Jake La Furia è il ‘mattatore’ della giuria dell’edizione 2024 di X Factor che questa sera andrà in onda con l’attesissima puntata degli inediti. Al secolo Francesco Vigorelli, in arte è Jake La Furia, nome che scelse quando entrò a far parte del gruppo Club Dogo (con Guè e Don Joe) in tributo al personaggio maori Jake ‘the Muss’ (Jake ‘La Furia’, appunto) del film ‘Once Were Warriors’. E proprio ai Club Dogo, gruppo rap di enorme importanza nella storia dell’hip hop italiano, deve la sua fama.

In un’intervista a Repubblica sulla sua esperienza a X Factor dice: “Cerco di tenere alto il ritmo. Mi lascio andare alle cazzate, che vengono recepite bene. Preferisco il ruolo dello spensierato, anche se sono emotivamente coinvolto forse più degli altri“. Dei concorrenti del talent show però non si sente responsabile, “sono carini e talentuosi ma non sono figli miei. Sono adulti, li ho scelti anche per affinità elettiva. Purtroppo tanti si perdono, è facile che accada se non hai le basi giuste. Io non mi sono mai lasciato affascinare dal successo. Facendo queste audition mi sono reso conto che quasi tutti non vogliono fare musica ma diventare famosi. È il preludio per avere un esercito di coglioni. Alcuni però sono accesi dalla passione. Dipende qual è il fine»

Il rapper milanese è molto riservato sulla sua vita privata. Si sa solo che è sposato dal 2017 con la sua storica compagna da cui ha avuto due bambini. In passato ha dichiarato di aver avuto problemi con le droghe e di essere stato salvato dall’arrivo dei figli. “Ho due maschi terribili, vediamo se e quando dovrò intervenire- sottolinea- Se mi guardo indietro penso che avrei potuto perdere molto meno tempo e dedicarmi al lavoro. Però ritengo che l’incontro-scontro con le droghe faccia parte della vita di molti di noi. Alla fine mi è andata bene, cercherò di dare ai miei figli gli strumenti per capire che ci si può divertire, ma che è necessario pensare ad altro“.

(Foto da Instagram)

Torna in alto