Sul Nove due speciali e gli spettacoli più noti del trio
“Trent’anni dopo siamo gli stessi, basta una manciata di spunti per divertirci e divertire. E poi siamo così rodati che andiamo a memoria”, ride Giovanni Storti.
“Siamo cambiati, prima stavamo sempre assieme, ora ognuno segue i suoi progetti ed è anche terapeutico. Ma ritrovarsi è stato bellissimo: l’empatia è rimasta uguale”, gli fa eco Aldo Baglio.
I due comici si sono dati appuntamento con Giacomo Poretti, l’altro componente del trio nato nel 1991, uno dei sodalizi artistici più noti e amati dello spettacolo italiano degli ultimi decenni, per festeggiare trent’anni di carriera in ‘Aldo, Giovanni e Giacomo – Abbiamo fatto 30…’, due serate speciali in onda in prima tv sul Nove il 21 e 28 novembre. Con loro Arturo Brachetti, artista, showteller e leggenda del trasformismo, nonché regista di tutti i loro spettacoli teatrali, per una sorta di intervista-show, tra sketch storici, filmati di repertorio inediti, segreti e retroscena.
“In realtà ci siamo riuniti con Arturo, non siamo persone da intervista”, precisa Giovanni. “Gli autori hanno pescato nella nostra lunga carriera, dal Caffè Teatro ai Corti, da Mai dire gol a Zelig: abbiamo rivisto sketch che neanche più ricordavamo, eravamo folli dentro”. “E’ stata un’intervista cazzeggiante e c’è da stupirsi per la montagna di cose che sono venute fuori”, incalza Aldo. “Abbiamo voluto con noi anche la nostra band storica, i Good Fellas: il risultato è una specie di bagno nostalgico che credo farà piacere anche alla gente”. Alla comicità oggi “manca la palestra dal vivo: noi provavamo tutto con il pubblico vero. Oggi non è più così, si va su YouTube, sul web, sulle piattaforme: ma i like non hanno niente a che vedere con gli applausi”, fa notare Giovanni. “Se fossimo nati oggi, non saremmo diventati Aldo, Giovanni e Giacomo”.
Alle due serate – prodotte da Agidi Due, per la regia di Matteo Inzani e la direzione generale di Emanuela Rossei – seguirà nelle domeniche successive la panoramica completa degli spettacoli storici di Aldo Giovanni e Giacomo, dai Corti a Tel chi el telùn, Potevo rimanere offeso, Anplagghed, Ammutta Muddica e il Best of più recente.
Ansa.it