Insieme a Lodo Guenzi, è l’altra new entry nella famiglia di X-Factor: Pupo, all’anagrafe Enzo Ghinazzi, è tornato ad essere protagonista in tv facendo coppia fissa con Elio al tavolo dei giurati di Strafactor, lo spin-off del talenti di Freemantle – in onda tutti i giovedì sera (sul canale SkyUno) dopo i live show capitanati da Alessandro Cattelan seguito da oltre 340mila spettatori medi – in cui sfidano il trio della ‘Dark Polo Gang’, tra volti noti della musica e bizzarri aspiranti tali. E tra quegli artisti stravaganti, Pupo si riconosce quasi: “Sono molto contento di essere entrato nella famiglia di X-Factor dalla porta che più mi assomiglia, cioè quella di Strafactor. Quel mondo un po’ sopra le righe mi è sempre appartenuto. Io sono nato in mezzo a gente così, la mia toscana dei paesi è ricca di quel genere di artisti e io anche io agli inizi della carriera ero un po’ come loro”, ha spiegato il cantautore e conduttore toscano.
Per questo forse è proprio tra loro che Enzo Pupo Ghinazzi cerca il nuovo talento della musica italiana: “sono convinto che il genio che un domani potrà stravolgere la musica potrebbe uscire da quel mondo lì più che da uno paiettato”, ha spiegato, “quando li vedo sul palco voglio capirli, riflettere sul perché” di certe performance che propongono “perché loro sono convinti e sicuri di quello che fanno”. E chissà se proprio dal palco di Starfactor usciranno pezzi come ‘Su di noi’ e ‘Gelato al cioccolato’, che a distanza di trenta anni spopolano in tutto il mondo, dalla Russia agli States, e hanno fatto la storia della musica italiana. X-Factor, nel frattempo, sta per arrivare al giro di boa: otto i concorrenti rimasti in gara. In sfida per la finale di Assago sono rimaste Naomi e Rita Castellanza nel team di Fedez, il rapper Anastasio e Leo Gassman per Mara Maionchi, i Bowland, unico gruppo rimasto nella squadra di Lodo Guenzi e le giovanissime Luna, Sherol e Martina Attili di Manuel Agnelli, unico giudice ad avere la squadra ancora al completo. E’ “una gara con un ottimo livello di artisti” ha detto Pupo, anche se il suo timore è che dal talent possa uscire l’ennesima meteora: “i concorrenti di X-Factor sono molto validi e molto bravi, ma – ha proseguito Pupo – la bravura sul livello artistico e vocale forse oggi non basta più. Quello che ci vuole è proprio l’x factor per andare avanti, che non è semplicemente il cantare bene”. “Vedo tanta abilità vocale e scenica ma se dovessi dire che uno di loro cambierà davvero la musica ora come ora non lo credo, ecco”, ha concluso. Per scoprirlo dovremo attendere la grande finale al Forum di Assago di Milano.
Tolti i panni di giurato nella dodicesima edizione del talent, Pupo tornerà in teatro. Anche in questo caso la stravaganza non mancherà, sarà un moderno saltimbanco, avventuriero e scanzonato burattino senza fili: Pinocchio. Il 15 dicembre al Teatro degli Astrusi di Montalcino e il 16 al Teatro Verdi di Montecatini Terme darà la voce al Pinocchio di Collodi e racconterà la meravigliosa favola con l’accompagnamento della banda di una delle più antiche e prestigiose scuole di musica in Italia, l’Istituto Bonaventura Somma, diretta dal Maestro Paolo Scatena.
Giulia Costetti, ANSA