Il primo cittadino presenta un ricorso d’urgenza per cambiare il nome alla serie documentaria e fermare la messa in onda, prevista fra pochi giorni. Ecco il motivo.
Bologna – I residenti di Avetrana non vogliono essere etichettati come una “comunità ignorante, retrograda, omertosa, dedita alla commissione di crimini efferati”, riferendosi all’omicidio di Sarah Scazzi, avvenuto 14 anni fa nella cittadina pugliese. Pertanto, il primo cittadino, Antonio Iazzi, richiede un cambio di titolo, la sospensione della messa in onda prevista fra pochi giorni e una visione anticipata della serie TV “Avetrana – Qui non è Hollywood”.
Venerdì prossimo, 25 ottobre, su Disney+ è programmata la prima puntata della serie documentaria sul “delitto di Avetrana“, prodotta da Groenlandia ed è già scoppiata la polemica. La fiction rappresenta una trasposizione cinematografica del tragico avvenimento di cronaca del 2010, in cui la quindicenne Sarah Scazzi è scomparsa per poi essere ritrovata senza vita. In seguito, la cugina e la zia della ragazza, Sabrina Misseri e Cosima Serrano, furono condannate all’ergastolo, mentre Michele Misseri – padre di Sabrina e marito di Cosima – è stato condannato a 8 anni per soppressione di cadavere.
Il sindaco Iazzi teme che il film diffami l’intera popolazione di Avetrana. Attraverso gli avvocati Fabio Saponaro, Stefano e Luca Bardaro, ha presentato un ricorso d’urgenza per chiedere una modifica del titolo della serie TV e la sua sospensione. “È necessario visionarla in anteprima”, spiega il sindaco in una nota, “per verificare se l’associazione del nome della nostra città con l’adattamento cinematografico risulti diffamatoria, presentandoci come una comunità ignorante, retrograda, omertosa, potenzialmente dedita a crimini efferati di tale portata, contrariamente alla realtà”.
La comunità di Avetrana, infatti, “ha sempre cercato di distanziarsi dai pregiudizi causati dall’omicidio”, ricorda il sindaco, “poiché la tragedia ha sconvolto la collettività, portando a una vasta risonanza mediatica che ha spinto l’amministrazione a costituirsi parte civile nel processo penale contro Misseri Michele e gli altri imputati. La messa in onda del prodotto cinematografico rischia invece di provocare un ulteriore attentato ai diritti della personalità dell’ente comunale, intensificando il pregiudizio che il titolo già suggerisce, attirando l’attenzione su Avetrana più che sul caso di cronaca”.
In sostanza, gli abitanti di Avetrana meritano di essere conosciuti per aspetti che vanno oltre: “Riteniamo che la nostra comunità meriti rispetto e una giusta rappresentazione”, conclude il sindaco. Avetrana è conosciuta per i suoi tanti tesori storici, dal complesso fortilizio agli ipogei, dall’importante sito neolitico alla Chiesa Matrice e alle cappelle. Nel luglio 2022, con un atto ufficiale della Regione Puglia, Avetrana è stata riconosciuta come “Città d’Arte” e inclusa nell’Elenco regionale dei comuni ad economia prevalentemente turistica Città d’arte.
“Avetrana – Qui non è Hollywood”, serie diretta da Pippo Mezzapesa, è stata presentata in anteprima alla Festa del Cinema di Roma e sarà disponibile – a meno di diverse disposizioni dei giudici – dal 25 Ottobre in esclusiva sulla piattaforma streaming DisneyPlus.