Grandi solisti ed ensemble per la musica da camera al Teatro Argentina; i progetti, le rassegne, i giovani talenti nella più raccolta Sala Casella; la danza al Teatro Olimpico; i laboratori musicali per i più piccoli. Un repertorio che attraversa secoli e abbraccia generi diversi. L’Accademia Filarmonica Romana rimane fedele alla sua vocazione di sempre, accoglie un pubblico di tutte le età e offre proposte culturali diversificate e stimolanti. È l’edizione con cui l’istituzione si appresta a festeggiare l’importante traguardo del bicentenario e che, a causa dell’incertezza causata dall’emergenza coronavirus, annuncia, con cautela, fino a dicembre con una ventina di appuntamenti in calendario.
“L’attività concertistica dell’Accademia Filarmonica Romana si presenta intensa anche negli ultimi due mesi di questo difficile 2020 – spiega il direttore artistico Andrea Lucchesini -, pur consapevoli che l’evoluzione della pandemia deve trovarci pronti ad ogni adattamento, abbiamo continuato a progettare, animati dal desiderio di condividere la musica dal vivo, nella convinzione che la frequentazione dei concerti sia tra le attività meno rischiose per la salute di tutti (nel massimo rispetto delle necessarie norme di sicurezza) e che proprio l’esperienza degli ultimi mesi ci abbia rivelato quanto importante sia conservare uno spazio di bellezza e condivisione delle emozioni che solo la musica sa regalare”. Nel dettaglio, cinque i concerti al Teatro Argentina con percorsi che spaziano fra il repertorio musicale classico, il Novecento, la letteratura, fino al rock progressive. L’apertura di stagione spetta a I Solisti Aquilani, ensemble italiano fra i più longevi e apprezzati nel panorama musicale da oltre mezzo secolo. Il 12 novembre eseguono i quattro concerti forse più celebri della storia della musica di sempre, ‘Le quattro stagioni’ di Vivaldi, in un’interpretazione nuova nel rispetto della prassi esecutiva. All’opera vivaldiana vengono accostate, con resa originale, altre stagioni, di un’altra epoca e di un altro continente: ‘Las cuatro estaciones porteñas’ di Astor Piazzolla sono un omaggio a Buenos Aires, splendido esempio di stile nuevo tango del musicista argentino, con richiami alla tradizione classica e al jazz, nella trascrizione per violino e archi di Luis Bacalov affidata per la parte solista a Sonig Tchakerian, Incontro fuori dal comune e dall’esito imprevedibile è quello fra il violoncellista Giovanni Sollima e il pianista Giuseppe Andaloro. Il primo richiama un pubblico trasversale, dagli appassionati della classica ai metallari, il secondo è interprete raffinato di un ampio repertorio pianistico. Il 19 novembre i due musicisti palermitani aprono il concerto con un omaggio a Stravinskij fino a sconfinare in originali reinterpretazioni della musica rock progressive delle principali band inglesi degli anni Settanta. È il primo di una serie di concerti dedicati al bicentenario della Filarmonica, in cui verranno ricordati compositori e artisti che con la storia della Filarmonica hanno avuto un rapporto privilegiato. Classica è la scelta del Quartetto Prometeo che il 23 novembre offre al pubblico dell’Argentina un programma incentrato sulla musica da camera di Robert Schumann. Formazione pluripremiata, dal Leone d’Argento alla Biennale di Venezia al due volte premio speciale Bärenreiter al Concorso ARD di Monaco, il Prometeo è affiancato dal giovane talento Yena Roh, pianista sudcoreana vincitrice del VII Concorso “Premio Annarosa Taddei” del 2019, per l’esecuzione del Quintetto con pianoforte in mi bemolle maggiore op. 44; a precederlo il Quartetto per archi op. 41 n. 1.
Musica e letteratura si incontrano nel progetto ‘Alla ricerca di Orfeo’, già in programma lo scorso marzo, e sospeso a causa del lockdown. Si recupera il 3 dicembre, sul palco l’attrice Laura Torelli e l’ensemble L’Astrée diretto da Giorgio Tabacco. Una riflessione sul mito di Orfeo, fonte inesauribile per la creatività di artisti, letterati, musicisti, con letture che da Ovidio arrivano fino alla graffiante ironia di Carol Ann Duffy, scandita da una musica che segue il filo del racconto e che si ispira al celebre mito.
Virtuosismo assoluto, tecnica impeccabile, ma anche poesia e sensibilità, fanno del siberiano Vadim Repin una leggenda del violino. Il 10 dicembre è l’occasione per ascoltarlo dal vivo in concerto, con il suo prezioso violino Stradivari ‘Rode’ del 1743, accompagnato dal pianista Konstantin Lifshitz. In programma tre Sonate per violino e pianoforte di Grieg, Brahms e Prokof’ev, e la Rapsodia n. 1 di Bartók.
Si conferma inoltre per il terzo anno la collaborazione con la rivista Quinte Parallele, realtà dinamica formata da giovani specializzati in musica, che realizzeranno le interviste con alcuni artisti ospiti dei concerti all’Argentina. Fra gli appuntamenti sospesi lo scorso marzo per il lockdown c’è anche il nuovo lavoro del regista e coreografo Micha van Hoecke, ‘SHINE Pink Floyd Moon’, opera rock omaggio alla leggendaria band inglese, che al Teatro Olimpico è andato in scena con ampio successo di pubblico solo per le prime due date. Lo spettacolo torna sul palcoscenico dell’Olimpico e recupera le ultime due repliche il 21 e 22 novembre. Accompagnato dal vivo dal sound psichedelico e ipnotico della band Pink Floyd Legend, e interpretato dai solisti e corpo di ballo Compagnia Daniele Cipriani, lo spettacolo parte dal famoso brano Shine on You Crazy Diamond in cui i Pink Floyd rendevano omaggio al loro compagno Syd Barrett che si era perso nelle regioni sconosciute della “luna”, intesa come malattia mentale. Così SHINE è un viaggio nel mondo della luna, non solo (o forse non più) luogo di follia e senno smarrito, bensì simbolo della poesia, della fantasia, della vita stessa.
La Sala Casella si conferma spazio ideale per progetti, laboratori e concerti, in un rapporto più diretto e di confronto con il pubblico. Il 5 novembre prende il via ‘Cerimoniali ritmici’, in collaborazione con Blow Up Percussion, ensemble romano formato da Flavio Tanzi, Pietro Pompei e Aurelio Scudetti, interprete del repertorio moderno e contemporaneo dedicato alle percussioni. Tre concerti (gli altri due il 26 novembre e il 17 dicembre) in cui le percussioni sono protagoniste attraverso le opere dei più interessanti, innovativi e spesso giovani compositori della scena contemporanea internazionale, con uno sguardo approfondito sulle diverse estetiche musicali del nostro tempo. Nei primi due concerti si darà spazio ai compositori americani ed europei con cui Blow Up ha un rapporto artistico consolidato; nell’ultimo, attraverso la prima “Call for Scores” lanciata dall’ensemble, sarà la volta della musica di compositori emergenti. Molte le prime esecuzioni assolute e italiane, fra cui Respirare l’ombra di Mikel Urquiza attualmente in residenza presso l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici. L’edizione 2020 approda per la prima volta in Sala Casella il 16 novembre con Foreign Homes/Patrie straniere concerto dell’Ars Lituanica Trio, formazione in cui convergono il violino di Dalia Dėdinskaitė, il violoncello di Gleb Pyšniak e la fisarmonica di Tadas Motiečius, promettenti talenti del paese baltico. La prima parte sarà incentrata sul patrimonio musicale degli ebrei lituani chiamati “Litvak”, mentre nella seconda parte si va oltreoceano con un omaggio ad Astor Piazzolla e all’Argentina, paese che nella prima parte del Novecento ha accolto dall’Europa migliaia di emigranti lituani.
In collaborazione con l’Associazione culturale “Annarosa Taddei”, che in Sala Casella terrà anche l’VIII edizione del Concorso internazionale per giovani musicisti “Premio Annarosa Taddei”, il 2 dicembre un concerto dedicato al repertorio liederistico di Schubert, Wolf e Debussy, repertorio oggi di raro ascolto nelle sale concertistiche italiane, eppure di raffinata bellezza. Ne è interprete il giovane tenore tedesco Eric Price accompagnato al pianoforte da Emanuel Roch.
Consolidata da anni, infine, la collaborazione con la Società Umanitaria di Milano per la promozione di giovanissimi talenti italiani vincitori del Concorso di esecuzione musicale che la storica istituzione milanese destina con una borsa di studio ai migliori studenti di conservatori e istituti musicali internazionali. La Filarmonica Romana dà con piacere loro la possibilità di esibirsi in concerto, programmando due appuntamenti: il 7 novembre toccherà al duo Simone Ceriani (violino) e Simone Anelli (pianoforte), il 12 dicembre al pianista Gabriele Durante, tutti provenienti dal Conservatorio “G. Verdi” di Milano. La Sala Casella accoglierà una nuova serie di appuntamenti, il 15 novembre e il 13 dicembre, di Allegro capriccioso il laboratorio creativo dell’AIGAM – Associazione Italiana Gordon per l’apprendimento musicale, dedicata ai bambini dai 0 ai 3 anni in compagnia dei loro genitori. Nora Iosia e un ensemble strumentale eseguiranno un repertorio vario che possa incuriosire i giovanissimi ascoltatori: musica classica, contemporanea, jazz, celtica, barocca, popolare, etnica, rock e pop… Nessun intento d’intrattenimento, semmai un’opportunità per i più piccoli di vivere da vicino l’ascolto della musica in un ambiente accogliente ed emotivamente arricchente.