Paolo Bonolis: “Sonia ha tenuto insieme le due famiglie”

Paolo Bonolis: “Sonia ha tenuto insieme le due famiglie”

Nella nuova puntata di Verissimo, andata in onda lo scorso sabato 19 ottobre su Canale 5, è apparso tra gli ospiti in studio Paolo Bonolis, il quale ha concesso un’intervista esclusiva – in coppia con Sonia Bruganelli – a Silvia Toffanin.

Proprio come nel suo libro dal titolo Perché parlavo da solo, nel nuovo appuntamento tv Bonolis parla di sé raccontando diversi aneddoti della sua vita, come quello del ricordo che custodisce dei funerali di Fabrizio Frizzi, e ringrazia pubblicamente l’attuale consorte per aver tenuto unite le sue due famiglie, divenute così una famiglia allargata. “Sonia non ha mai mancato di connettere questi due mondi -ha dichiarato l’ospite in studio, visibilmente emozionato-. Le sarò sempre grato, è stata importantissima”. Poi passa a raccontarsi come padre: “Oggettivamente sono stato un padre assente, Stefano aveva 4 anni quando si è trasferito in America e Martina stava per nascere. Era un periodo in cui dicevo ancora ‘io’, ho smesso di dire ‘io’ quando ho incontrato un altro ‘io’ che faceva un ‘noi’ perfetto”.

Una vera e propria dichiarazione d’amore quest’ultima, che Bonolis ha voluto riservare alla Bruganelli in tv, dopo il matrimonio del primogenito Stefano, uno dei due figli che il conduttore di Ciao Darwin ha avuto dal suo primo matrimonio con la psicologa americana Diane Zoeller. Durante l’intervista, il celebre volto Mediaset ha inoltre annunciato che ben presto anche la secondogenita Martina (figlia avuta da Diane, ndr) convolerà a nozze.

Paolo Bonolis e la riflessione sulla morte

Ancora una volta, Bonolis ha mostrato al pubblico di avere una grande profondità d’animo, oltre la sua “maschera comica”, ricordando il compianto conduttore Rai Fabrizio Frizzi, la cui morte, dovuta ad un’emorragia cerebrale, ha gettato nello sconforto il mondo dello spettacolo. “Persona carinissima – sottolinea Bonolis, parlando di Frizzi a Verissimo-. Il grande dispiacere per Fabrizio è che aveva appena costruito una famiglia, aveva una moglie giovane e una figlia appena nata”. Il ricordo del collega, con cui ha condiviso un’esperienza televisiva ad Avanti un altro, diventa, quindi, uno spunto di riflessione sulla morte: “La morte è un epilogo per tutti noi, non mi inquieta, fa parte della nostra esistenza siamo definiti mortali per questo. Dico che nella vita i sogni vanno preservati, le illusioni maneggiate con cautela e quando siete felici, fateci caso”.

Serena Granato, ilgiornale.it

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