L’ex naufraga in tribunale accusa Umberto D’Aponte di averla ripetutamente picchiata durante i sei anni del loro matrimonio
Guendalina Tavassi, in aula per il processo contro l’ex marito Umberto D’Aponte, racconta l’incubo che ha vissuto negli anni del loro matrimonio. “Mi ha inseguito con una mazza da baseball e mi ha preso a bastonate in testa, una volta mi ha persino rotto il naso” ha spiegato l’ex naufraga al giudice, raccontando gli episodi di cui è stata vittima tra il 2015 e il 2021, quando ha deciso di separarsi.
Guendalina Tavassi e Umberto D’Aponte si sono sposati nel 2013 e nello stesso anno è nata la loro primogenita, Chloe. Due anni dopo, poco prima dell’arrivo del secondogenito, sono iniziate le aggressioni. “Prima della nascita di Salvatore lui veniva a Roma solo nel weekend, ma quando si è trasferito sono iniziati i problemi: svariati tradimenti ed episodi di violenza dovuti alla gelosia era un continuo minacciarmi e denigrarmi anche davanti ai bimbi. Mi diceva che dovevo morire” ha rivelato la showgirl.
Tra i tanti episodi raccontati da Guendalina Tavassi ce n’è uno che risale al 2017: “Lui dormiva e mi è arrivato un messaggio di una ragazza che mi riferiva di averlo visto con un’altra. Abbiamo litigato e ha spaccato il vetro della finestra, che è finito nella culla del bambino”. L’ex naufraga ha raccontato di violenze ripetute, avvenute persino mentre allattava il figlio, e le Forze dell’Ordine sono intervenute in più occasioni.
Guendalina Tavassi ha raccontato anche di come i figli abbiano assistito alle aggressioni: “Avevo paura per i miei bambini che chiedevano al papà di fermarsi e piangevano. Lui faceva cose pericolose e non sapevo come fermarlo. Una volta mi ha rotto il naso lanciando le chiavi della mia auto: sanguinavo e mio figlio ha chiesto aiuto ai vicini urlando: ‘Mamma sta morendo’. Mi volevano ricoverare, ma sono voluta tornare a casa”.
“Per convincermi a non lasciarlo ha finto di avere un attacco epilettico davanti ai nostri figli”, ha raccontato Guendalina Tavassi che, nel 2021, ha deciso di mettere fine al matrimonio con Umberto D’Aponte. Anche nello studio legale dove si erano incontrati per ratificare la separazione, lui avrebbe dato in escandescenze: “Io lo stavo registrando con il cellulare perché avevo paura delle sue reazioni, gliel’ho detto e lui è andato su tutte le furie aggredendomi e rompendo il cellulare. Sono fuggita dallo studio e ho chiamato le Forze dell’Ordine”, ha detto. A seguito di questo episodio, Guendalina ha chiesto un ordine restrittivo nei confronti dell’ex. Le limitazioni dei contatti sono state violate da D’Aponte che, per questo motivo, ha trascorso tre mesi in carcere.
Le violenze ai danni di Guendalina Tavassi sono proseguite anche dopo che lei si è legata al suo attuale partner, Federico Perna, anche lui vittima di aggressioni da parte di Umberto D’Aponte. “Eravamo in macchina di Federico e il bambino ha visto il padre venirci incontro con due uomini. Umberto e quegli uomini hanno iniziato a picchiare il mio compagno, il bimbo era terrorizzato”, ha riferito la Tavassi. Umberto D’Aponte, dal canto suo, ha sempre negato di aver alzato le mani su Guendalina Tavassi e, secondo il suo legale, le relazioni della polizia a seguito degli interventi confermerebbero la sua versione.