“Che noia che barba che barba che noia”, pilule inno rap all’italiana di Casa Vianello. E’ uno di quei tormentoni che ce li ricorderanno per sempre. Lui che legge il giornale e lei che sbuffa e agita le lenzuola per attirare l’attenzione. Galeotto fu un pranzo in trattoria con l’amico Gino Bramieri. Raimondo Vianello si gira verso la Sandrina – come la chiamava affettuosamente – e le dice: “Ma lo sai che sono innamorato di te?”. Tanto bastò per farli decidere di lasciare i rispettivi fidanzati, l’uno all’insaputa dell’altra, e di fidanzarsi. Tre anni insieme, in cui lui faceva la fatidica proposta la sera e la mattina se la scordava. Finché Sandra Mondaini decide di fuggire da Roma e torna da sua madre a Milano. Lui capisce l’aut aut, s’impaurisce, la chiama e le dice: “Ci sposiamo, ho la data”. Il 28 maggio del 1962, le nozze a Roma: Ugo Tognazzi fa da testimone allo sposo e un giovane ma ancora sconosciuto Maurizio Costanzo fa da cronista all’evento. Il 15 aprile 2010 moriva Raimondo Vianello Solo 5 mesi più tardi, il 21 settembre, la sua adorata Sandra lo raggiungeva e lasciava tutti noi orfani di una coppia che, generazione dopo generazione, ha regalato ai telespettatori risate, gag e tormentoni irresistibili. Insieme hanno vissuto oltre mezzo secolo e insieme se ne sono andati. Prima lui, gentleman, raffinato, dall’ironia british; poi lei, sua ‘spalla’ nella vita come nel lavoro, soubrette per Macario, Sbirulino per i bambini e l’archetipo della mogliettina intransigente e capricciosa per tutti gli italiani. Lunedì 21 settembre, alle 15.30, Rete4 celebra la coppia della tv con uno speciale dal titolo “Insieme. Sandra & Raimondo” che ripercorre la loro straordinaria storia professionale e umana. A Farli incontrare in verità fu Elda Lanza (prima presentatrice Rai) che, nel lontano 1958. Da allora Sandra e Raimondo non si lasceranno più, accompagnando, per oltre 50 anni, il pubblico con la loro garbata e irresistibile ironia a teatro, al cinema e soprattutto in tv. “In realtà – racconta Lanza oggi novantenne- quando l’ho conosciuta, Sandra era innamorata di Ugo Tognazzi, solo che lui non la ricambiava, e lei ne soffriva”. Grazie a preziosi materiali di archivio e a spezzoni tratti dai loro programmi tv di maggior successo, lo speciale ripercorre l’evoluzione della carriera della coppia prima in Rai e poi, dagli Anni Ottanta e per oltre 30 anni, a Mediaset. Nel corso dello speciale, tantissime le testimonianze di chi li ha conosciuti e frequentati. Da Cristiano Malgioglio a Fosco Gasperi, regista di “Casa Vianello” (la sit-com più longeva della tv con i suoi 338 episodi, in onda dal 1988 al 2007). Indelebili i ricordi di Giorgia Trasselli, storica tata di “Casa Vianello” e di Barbara Snellemburg, una delle avvenenti vicine di casa nella sit-com di Canale 5. E ancora, Maurizio Costanzo, amico di entrambi, Elenoire Casalegno che affiancò Raimondo a “Pressing”, Luana Colussi, sua valletta nel quiz “Il Gioco dei 9”. Tra le testimonianze, quella di Gianmarco (John Mark Magsino), figlio primogenito della coppia filippina che è entrata a tutti gli effetti a far parte della famiglia di Sandra e Raimondo. Per la prima volta, dopo la scomparsa di quelli che lui chiamava “zii”, Gianmarco, ora ventiquattrenne, ha accettato di condividere con il pubblico le sue emozioni e i ricordi legati a Sandra e Raimondo. Raimondo Vianello e Sandra Mondaini insieme a a Gino Bramieri. Ma sono gli ironici drammi quotidiani di una coppia qualunque a coronare il successo di Sandra e Raimondo in tv negli anni ’70 con ‘Sai che ti dico’, ‘Tante scuse’. Nel 1982, sono tra i primi a ‘divorziare’ dalla Rai per passare alle reti Fininvest che non hanno mai lasciato. L’ultimo lavoro era stato il tv movie inedito Crociera Vianello, per Canale 5. Il 15 aprile 2010 Sandra sconvolta dal dolore, seduta sulla sedia a rotelle su cui era costretta da anni, commosse l’opinione pubblica accompagnando il marito (87 anni) nell’estremo saluto nei funerali celebrati nella chiesa di Dio Padre a Segrate alla presenza di centinaia di personaggi del mondo dello spettacolo, della cultura e della politica, tra cui anche il premier Silvio Berlusconi e Pippo Baudo. Sandra morirà il 21 settembre al San Raffaele di Milano dove era ricoverata, aveva 79 anni.