Sul podio della prima edizione dei Campionati Europei di calcio, tenutasi in Francia nel 1960, salirono i giocatori di tre nazionali che oggi non esistono più: i campioni dell’Unione Sovietica, i calciatori della Jugoslavia e della Cecoslovacchia. Anche lo sport può raccontare la realtà e l’evoluzione dell’Europa unita. A “Speciale Tg1”, in onda domenica 21 luglio alle 23.30 su Rai 1, Daniele Valentini ripercorre in “Il gioco dell’Europa” la storia delle diciassette edizioni dei Campionati Europei di calcio (l’ultima si è appena conclusa con la vittoria della nazionale spagnola), tra cronaca e curiosità, e parallelamente segue le principali tappe politiche, economiche e sociali del nostro continente. Dai trattati che hanno costruito l’Europa unita agli attacchi terroristici alle olimpiadi di Monaco e in Francia, dalla grande trasformazione monetaria con la nascita dell’euro alle drammatiche guerre in Jugoslavia ed Ucraina.
Le immagini di calcio e di festa dello sport si alternano a quelle di cronaca dei telegiornali e delle trasmissioni di approfondimento.
Le voci di Facchetti, Rivera, e Mazzola riportano al primo trionfo italiano in Europa, nel 1968, con la semifinale contro l’Unione Sovietica vinta grazie al sorteggio e la finale contro la Jugoslavia conquistata con un perentorio 2-0 dopo la ripetizione della prima partita finita 1-1 e rigiocata 48 ore dopo.
Da rivedere anche lo sguardo sperduto di Donnarumma, portiere della nazionale italiana, che non si rende conto della vittoria dopo aver parato il rigore decisivo nella finale contro l’Inghilterra agli europei 2020 (giocati nel 2021 a causa della pandemia di Covid-19) fino a che i compagni non gli corrono incontro festanti.
Con il montaggio di Marina Vidon, e le ricerche delle immagini negli archivi Rai di Giovanna Crispino, lo Speciale si avvale dei successi musicali europei dagli anni ’60 a oggi a scandire il trascorrere del tempo.