A 48 anni, la regista Jennifer Fox inizia una dolorosa riflessione su un abuso subito quando ne aveva 13. Una storia che diventa un film (con Laura Dern) non facile ma che bisogna vedere
«Mi chiedono perché non ho raccontato questa storia con un documentario, visto che è la mia specialità. Ma non c’è alcuna prova di quello che mi è successo, tranne che nella mia mente». Per questo, come ha spiegato sul sito americano Deadline, Jennifer Fox ha deciso di fare un film, The Tale, il 20 luglio alle 21.15 su Sky Cinema Uno, per parlare degli abusi sessuali subiti da bambina, quando a 13 anni perse la verginità con il suo allenatore quarantenne. Il lungometraggio, targato Hbo e con Laura Dern nei panni di Jennifer da adulta, avanza come una detective story. Quando la madre della Fox trova un vecchio tema della figlia sulla sua «prima storia d’amore», le chiede spiegazioni. A 48 anni, Jennifer comincia a farsi delle domande e a indagare. Torna a quell’estate degli anni ‘70 in cui la sua maestra d’equitazione le presentò Bill (i nomi sono fittizi) e realizza, ricordo dopo ricordo, di essere stata vittima di un abuso. Il primo passo è rendersi conto che era, a tutti gli effetti, una bambina. All’inizio Jennifer si ripensa adolescente, ma dopo aver parlato con una vecchia amica, mette a fuoco la sua età. Cambia così l’attrice che la interpreta nei flashback ed entra in scena la più piccola Isabelle Nélisse, a cui la regista ha dovuto dire di «far finta che un’ape la pungesse» per i suoi primi piani nelle scene dove ha rapporti sessuali con Bill. The Tale non è un film facile da guardare, ma è un film che va visto, soprattutto alla luce del movimento #MeToo. «Quella cosa che i media vorrebbero descrivere in bianco e nero ha molte più sfumature», ha detto Fox al Guardian. «Sentirsi amate e amare,sentirsi speciali: i bambini combattono con quelle emozioni, mentre qualcuno ne approfitta. L’abuso sessuale è questo».
Margherita Corsi, Vanity Fair