Russell Crowe vorrebbe interpretare Silvio Berlusconi in un progetto cinematografico o televisivo, sullo schermo grande o piccolo che sia insomma, l’importante è potersi calare in quel ruolo. La super star del cinema mondiale ha svelato questo suo desiderio in una recente intervista rilasciata al quotidiano Il Giornale.
Il divo di Hollywood, nazionalità neozelandese, si trova in questi giorni in Italia per alcune tappe del tour musicale della sua band, gli Indoor Garden Party.
È stato intervistato da Il Giornale in occasione del concerto d’apertura del tour italiano.
Alla domanda del quotidiano Il Giornale su quale personaggio italiano vorrebbe interpretare, Russell Crowe ha risposto: “Beh, Berlusconi”.
“Il Massimo Decimo Meridio, il Gladiatore per eccellenza che potrebbe calarsi nei panni del Gladiatore italiano per eccellenza”, scrive Laura Rio sull’articolo apparso in queste ore su Il Giornale.
PER ADESSO NON C’È ANCORA NESSUN PROGETTO IN VISTA
Va notato come il desiderio che è stato espresso da Russell Crowe per adesso rimanga soltanto una voglia dell’attore-musicista, senza che ci sia alcun tipo di progetto in vista, come fa sapere lo stesso divo durante l’intervista a Il Giornale.
Tuttavia è risaputo quanto Russell Crowe ami l’Italia e quanto gli faccia piacere trascorrere del tempo nel nostro Paese, sia per lavoro sia per piacere. Dunque se qualcuno dovesse proporgli una sceneggiatura in cui gli viene offerta la parte di Silvio Berlusconi, è probabile che accetterebbe.
“Del resto Berlusconi è un personaggio così complesso, amato e odiato che per un attore sarebbe una bella sfida”, aggiunge la giornalista de Il Giornale.
Russell Crowe era appena arrivato in Italia quando sono stati celebrati i funerali di Silvio Berlusconi ed è probabile che sia rimasto ulteriormente impressionato da questo personaggio vedendo con i propri occhi il tributo offertogli da tanti italiani.
Alla domanda della giornalista Laura Rio sul perché vorrebbe interpretare Silvio Berlusconi, Russell Crowe risponde con le seguenti parole: “Non c’è bisogno nemmeno che lo spieghiamo. Ci sono mille ragioni per interpretarlo visto la figura che era”.
UNA GRANDE PASSIONE PER L’ITALIA E PER LA CALABRIA
A giudicare dai tanti selfie condivisi dal divo su Twitter con il tramonto di Tropea alle spalle, a Russell Crowe la Calabria piace parecchio.
Il motivo per cui ha scelto di cominciare il tour italiano proprio nel capoluogo calabrese dipende inoltre dal fatto che proprio la Calabria è stata il primo posto in cui Crowe è arrivato, giunto per la prima volta in Italia.
“La Calabria è stato il primo posto in cui sono venuto in Italia. Nel 1992 dovevo fare un film a Tropea. Peccato che la produttrice aveva venduto la location a diversi investitori. Alla fine non se ne è fatto nulla, però ho passato due settimane bellissime a Tropea e ci sono voluto tornare ora appena sbarcato. E ho voluto che venisse ambientato lì il mio ultimo film L’esorcista del papa in cui interpreto Padre Amorth”, racconta a Il Giornale.
E prosegue dicendo: “Venendo qua ho visto le colline, il mare gli uliveti, posti bellissimi che andrebbero fatti conoscere nel mondo. E ho visto anche le pale eoliche, ho pensato ecco bisogna combattere per l’energia pulita”.